mercoledì 31 luglio 2013

Con incentivi si alza al 13,2% la quota di consumatori orientati alle manutenzioni dell'abitazione

Nell'articolo pubblicato questa settimana in QE - Quotidiano Energia  "L'ecobonus spinge l'efficienza" l'Ufficio Studi Confartigianato  esamina i dati Istat sulla fiducia dei consumatori evidenziando come la quota dei consumatori intervistati che manifestano l'intenzione nei prossimi 12 mesi di effettuare spese per la manutenzione o miglioramento della abitazione è del 13,2%, in salita rispetto al 9,9% di un anno prima.

La rubrica su QE

Ritardo dei pagamenti della Pa rispetto ai 30 giorni previsti dalla Direttiva europea provoca alle imprese un extra costo di ulteriori 2,2 miliardi.

Sul portale Confartigianato l'analisi sul mercato del credito, gli extracosti per le imprese sui tassi e i ritardi di pagamento della PA; focus sul credito all'artigianato

martedì 30 luglio 2013

Ri-uso ed efficienza energetica driver per ripresa nelle costruzioni: in 7 anni permessi costruire -69,7%

I dati per il 2012 pubblicati ieri dall'Istat indicano che i permessi di costruire relativi all’edilizia residenziale presentano una forte contrazione rispetto al 2011 (-25,0% per le nuove abitazioni e -23,4% per la superficie utile abitabile). La superficie relativa ai permessi di costruire relativi all’edilizia non residenziale registra una diminuzione relativamente più contenuta (-14,1%).
I bassi tassi di interessi e l'elevato numero di permessi concessi dalla Amministrazioni comunali hanno spinto a 278.601 i permesis per abitazioni in nuovi fabbricati residenziali nel 2005: dopo 7 anni i pemessi sono 84.307, crollati del 69,7%.

lunedì 29 luglio 2013

Lo spread sui tassi determina un extra costo alle imprese italiane per 7,1 miliardi

Sul portale Confartigianato l'analisi sul mercato del credito, gli extracosti sui tassi delle imprese italiane, l'elevato indebitamento commerciale delle PA.; focus sul credito all'artigianato

Sincronia nella crescita della fiducia delle imprese: era da gennaio 2010 che non si registra aumento fiducia superiore di 1 punto in tutti i settori

Un ulteriore segnale di avvicinamento della ripresa è dato all'aumento dell'indice di clima di fiducia delle imprese italiane che sale a luglio a 79,6 da 76,4 di giugno. L'aumento dell'indice complessivo riflette il miglioramento della fiducia diffuso in tutti i settori economici, dalle imprese manifatturiere e di costruzione, a quelle del commercio al dettaglio e dei servizi di mercato. Era gennaio 2010 che non si registrava un aumento dell'indice superiore di un punto in tutti e quattri settori.
La fiducia delle imprese è un fattore determinante per il recupero dell'economia italiana e solo le imprese porteranno fuori dalla tempesta che attualmente sta colpendo il mercato del lavoro: nel quindicennio tra il 1997 e il 2012 le imprese dell'economia reale - manifatturiero, costruzioni e servizi non finanziari hanno creato 1.614.300 nuovi occupati. Il resto dell'economia - agricoltura,   Pubblica amministrazione e la finanza e Assicurazioni - ha ridotto l'occupazione di 529.400.
E' per questo motivo che le 'politiche', economiche ma non solo, dovrebbero trattare con 'guanti di velluto' le 4.372.143 imprese italiane.

venerdì 26 luglio 2013

La fabbrica diffusa: 35,8% delle imprese sopra i 20 addetti vendono beni prodotti da altre imprese.

I dati dell' indagine congiunturale sulle imprese pubblicata ieri da Banca d'Italia conferma che il sistema delle imprese si fonda sulla produzione delle piccole imprese. Il  35,8% imprese oltre 20 addetti vende beno prodotti da altre imprese senza ulteriore trasformazione. La quota sale per medie e grandi imprese: più' di metà (55,9%) delle grandi imprese sopra i 500 addetti vendono prodotti di altre imprese
I rischi di esportazioni senza produzione nazionale se le imprese terze sono all'estero; in questa prospettiva va evidenziato che la quota di vendita di prodotti di terzi è del 20% per i non esportatori e sale al 38,3% per gli esportatori.

I dati dell'indagine congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi di Banca d'Italia

mercoledì 24 luglio 2013

Alto spread e bassa crescita: in 12 mesi il debito pubblico italiano sale di 6,5 punti di PIL. Ora 36 punti sopra media UEM

La rilevazione pubblicata ieri da Eurostat sul debito pubblico indica che in Italia al I trimestre 2013 è al 130,3%, salendo di 6,5 punti di PIL in soli dodici mesi rispetto al 123,8% del I trimestre 2012.
Il gap con l'Eurozona sale e arriva a 36,0 punti di PIL.


Government consolidated gross debt
Percentage of GDP
geo 2013Q1 2012Q1 var.
European Union (27 countries) 85,9 83,3 2,6
Euro area 94,3 89,4 4,9
Greece 160,5 136,5 24,0
Italy130,3123,86,5
Portugal 127,2 112,3 14,9
Ireland 125,1 106,8 18,3
Belgium 104,5 101,8 2,7
France 91,9 88,9 3,0
Spain 88,2 73,0 15,2
United Kingdom 88,2 85,1 3,1
Cyprus 86,9 74,3 12,6
Hungary 82,4 79,9 2,5
Germany 81,2 81,1 0,1
Malta 75,4 73,2 2,2
Austria 74,2 73,4 0,8
Netherlands 72,0 66,7 5,3
Poland 57,3 56,0 1,3
Slovakia 54,9 46,4 8,5
Finland 54,8 48,7 6,1
Slovenia 54,5 47,0 7,5
Czech Republic 47,8 43,7 4,1
Denmark 44,7 44,9 -0,2
Lithuania 40,8 42,7 -1,9
Sweden 39,4 37,3 2,1
Latvia 39,1 44,2 -5,1
Romania 38,6 37,7 0,9
Luxembourg 22,4 21,0 1,4
Bulgaria 18,0 16,7 1,3
Estonia 10,0 6,8 3,2
ns elaborazioni su dati Eurostat

1 comune su 2 ha aumentato l'aliquota IMU base sugli immobili produttivi, il doppio rispetto ai comuni che hanno aumentato quella su 1^ casa

La manovra dei Comuni di aumento dell'alliquota IMU rispetto l'aliquota base mostra uno sbilanciamento sugli ‘altri immobili’: 50,6% ha aumentato l'aliquota base del 7,6 per mille sugli immobili produttivi mentre la metà (25,3%) ha aumentato l'aliquota base del 4 per mille sulla abitazione principale.

L'analisi dell'Osservatorio MPI di Confartigianato Lombardia nella presentazione 'La fredda estate 2013 - Focus su costruzioni in Italia e Lombardia'

martedì 23 luglio 2013

Nel II trimestre 2013 il peggiore tasso di crescita delle imprese negli ultimi 10 anni. Artigianato a 'crescita zero'

Nel II trimestre 2013 tasso di sviluppo delle imprese a 0,43%., il più basso degli ultimi dieci anni.
Artigianato a crescita zero, mentre nel II trimestre dell'anno si è registrato sempre un tasso positivo nei precedenti nove anni.


I dati Unioncamere-Infocamere

lunedì 22 luglio 2013

A maggio produzione costruzioni in calo del 2,0%. Nei primi cinque mesi del 2013 calo del 12,5%

Nel mese di maggio 2013 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni è diminuito del 2,0% rispetto ad aprile.
Una nuvola ricopre il timido raggio di sole 'statistico' di aprile
Nei primi cinque mesi dell’anno la produzione nelle costruzioni è scesa del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nellartigianato tra Edilizia e installazione impianti operano 557.420 imprese.

A maggio ordinativi a +3,2%, fatturato a +1,6%. C'è ancora strada da fare nel recupero: -5,3% fatturato nei primi 5 mesi

A maggio 2013 l'indice anticipatore degli ordinativi registra un aumento congiunturale del 3,2%, determinato da un incremento del 2,6% degli ordinativi interni e del 4,0% di quelli esteri. Nella media degli ultimi tre mesi gli ordinativi totali crescono dell’1,4% rispetto al trimestre precedente.
A maggio il fatturato del manifatturiero (Industria al netto dell'Energia) cresce dell'1,6%. In questo caso il dato congiunturale dell'ultimo trimestre rimane negativo (-2,0%).
Se 'tiriamo una riga' sulle vendite delle imprese nei primi cunque mesi del 2013 rileviamo, al netto dell'energia, una diminuzione del 5,3% rispetto ai primi cinque mesi del 2012.

venerdì 19 luglio 2013

Il 'nanismo' comunale costa 127 milioni ai contribuenti toscani, il 39,2% IMU 1^ casa

Se la Toscana registrasse la stessa spesa del personale per Funzioni generali di amministrazione di gestione della Puglia ed Emilia Romagna (le due regioni più vicine per dimensione), si otterrebbe una diminuzione pressione fiscale locale per  127 milioni

Lo studio Confartigianato presentato questa settimana in Toscana

giovedì 18 luglio 2013

Negli ultimi 4 trimestri tra le maggiori regioni per export la Toscana ha registrato la performance migliore (+3,5%, vs. 2,1% Italia)

Negli ultimi 4 trimestri tra le maggiori regioni per export la Toscana ha registrato una crescita delle vendite all'estero del 3,5%. Seguono Piemonte e Lombardia (2,0%), Emilia Romagna (1,2%) e Veneto (1,1%).

Lo studio Confartigianato presentato questa settimana in Toscana

mercoledì 17 luglio 2013

L'alta pressione fiscale rialza le temperature estive: disoccupazione al 12,8%, gettito +14,5 mld IMU e +5 mld accise.

Sull'estate degli italiani pesano le incertezze in tema di lavoro e fisco. Il tasso di disoccupazione è arrivato al 12,8%, mai così alto dal 1977. Per quanto riguarda le tasse, nel corso del 2012 la pressione fiscale ha registrato una crescita record pari a 1,4 punti di Pil e contemporaneamente il potere d’acquisto delle famiglie è calato del 4,8%; il passaggio dada Ici a Imu, ha determinato un maggiore esborso di 14,5 miliardi, e l’imposizione fiscale sui carburanti, aumentata di 5 miliardi tra il 2011 e il 2012.

La nota stampa di Confartigianato

martedì 16 luglio 2013

Meno tasse con meno spese: spesa Pa Toscana in linea con 3 virtuose generano risparmi per 2,1 mld

Se la Toscana registrasse la stessa spesa del personale e consumi intemedi delle tre Regioni a Statuto Ordinario più efficienti - Lombardia, Emilia Romagna e Veneto - si otterrebbe una diminuzione di 2,1 miliardi di spesa. A parità di saldo di finanza pubblica da efficienza spesa si potrebbe abolire (-97,5%) Irap imprese, addizionale regionale e IMU 1prima casa

I dati dell'Ufficio studi  presentati all'assemblea di Confartigianato Toscana

lunedì 15 luglio 2013

Sono 214.441 le imprese artigiane interessate dalla domanda turistica. Rinunciano alle vacanze a causa della crisi 7,8 milioni di italiani.

Nel 2013 7,8 milioni di italiani rinunciano alle vacanze; per 23,3 milioni la vacanza viene condizionata dalla crisi.
Tra il 2009 e il 2013 il PIL pro capite è diminuito dell'1,6% mentre l'indice dei prezzi dei servizi per le vacanze è aumentato del 15,1%, trainato dal +21,8% registrato dai Trasporti. L'Italia è il Paese con i prezzi dei carburanti più elevati tra tutti i 27 Paesi UE (+11,9% rispetto a media dell'Eurozona). Italia prima anche per tassazione dei carburanti: tasse per quasi un euro al litro (0,964).
L’artigianato potenzialmente interessato dalla domanda turistica: 214.441 imprese pari al 15,1% dell'artigianato totale.
Le anticipazioni dell'analisi di Confartigianato on line su Repubblica, Corriere e Sole 24Ore

I dati imprese delle imprese artigiane interessate dalla domanda turistica per regione  e provincia nell'EF 'Le difficoltà delle famiglie nell'estate del Tredici. Focus su turismo, vacanze e artigianato interessato dal turismo' 

venerdì 12 luglio 2013

Paese sotto 'stress fiscale': in UE Italia con maggiore aumento di entrate fiscali/PIL tra 2005 e 2014

Secono i dati della Commissione Europea l'Italia è paese UE con il maggiore aumento di entrate fiscali: 4,3 punti % in 9 anni.
Peggio della Grecia (4,2 punti in più) e Francia e Portogallo (3,0 punti in più).

L'analisi completa nel Rapporto 'La selva oscura'.

giovedì 11 luglio 2013

In dieci anni micro imprese generano il 56,7% dell'occupazione, quasi dieci volte (9,7) quella delle medie imprese

I primi dati del Censimento 2011 presentati confermano il ruolo di driver della creazione di lavoro delle imprese di piccola dimensione. In particolare le micro imprese rappresentano il 46,9% dell'occupazione ma hanno generato il 56,7% della crescita dell'occupazione tra il 2001 e il 2011. La generazione di occupazione nelle micro imprese è dieci volte (9,7) quella delle medie imprese.

Mine sul sentiero della ripresa: rallentamento economie emergenti, con Pil +5,0% in ribasso di 0,3 punti rispetto previsioni di aprile

 I timidi raggi di sole - fiducia dei consumatori e produzione manifatturiera in recupero a maggio su aprile - sono offuscati dal rallentamento dell'economia internazionale che potrebbe allungare i tempi della ripresa. 
L'altro ieri il FMI cala le previsioni dello scorso aprile per il PIl mondiale di 0,2 punti, per il commercio mondiale -0,5 la crescita emergenti -0,3. Pesante il ribasso per Russia (-0,9).  Ancora scarsi effetti Mondiali calcio e Olimpiadi per Brasile (ribasso stime di 0,5 punti). Cina a -0,3 e India -0,2.
Il ribasso della crescita nonostante sia stato rivisto al ribasso di 2,4 punti dinamica prezzo petrolio (concausa della minore crescita della Russia) Le previsioni del Fmi non scontano, quindi, una escalation dei prezzi conseguenti a tensioni nel Mediterraneo che penalizzerebbe ulteriormente la crescita.

Le previsioni Fmi

mercoledì 10 luglio 2013

A maggio 2013 produzione manifatturiera non energetica senza segno 'meno': beni consumo +1,9%, intermedi 0,3%, strumentali stazionari

A maggio 2013 l’indice destagionalizzato della produzione aumenta rispetto ad aprile dell'1,9% nei beni di consumo (+1,9%) e del +0,3% nei beni intermedi. Stazionario il comparto dei beni strumentali mentre l'unico segno meno nella produzione di energia (-2,2%).
Era da agosto del 2012 che non si registrava nessun segno negativo in tutti i settori manifatturieri non energetici.
Nei primi cinque mesi dell'anno è diffuso il segno negativo, ma il dato di maggio potrebbe essere un auspicio dell'avvio di una fase di recupero

In 15 anni la crescita dell'occupazione nell'economia reale è 33 volte quella dell'economia finanziaria.

L'asset primario su cui innestare i processi di crescita è rappresentato dalle imprese. Tra il 1997 e il 2012 le imprese dell'economia reale - manifatturiero, costruzioni e servizi non finanziari al netto dell’agricoltura - hanno creato 1.614.300 nuovi occupati, mentre l'Agricoltura ha registrato una riduzione di 431.200 occupati, la Pubblica Amministrazione di 147.500 unità e la Finanza e Assicurazioni ha incrementato gli addetti di sole 49.300 unità. Prevale l'economia reale sull'economia finanziaria nella creazione di posti di lavoro: la crescita dell'occupazione nell'economia reale è 33 volte quella dell'economia finanziaria.

L'analisi dettagliata nel rapporto 'La selva oscura'

martedì 9 luglio 2013

Persiste la recessione ma forse il peggio è alle spalle: indicatore anticipatore Ocse conferma svolta del ciclo nell'autunno 2012. Ma la crescita prevista è lenta

L'indicatore anticipatore del ciclo dell'Italia pubblicato dall'Ocse a maggio 2013 cresce ancora e conferma che ad ottobre 2012 si è individuato il punto di svolta del ciclo.  Desta qualche preoccupazione la bassa perfomance degli emergenti, cruciale per una economia esportatrice come l'Italia.
Ricordiamo l'indicatore non fornisce elementi sulla intenistà del ciclo ma "give early signals of turning points of economic activity"
In parallelo va registrato che nel primo trimestre 2013 la caduta del PIL ha frenato a -0,2% rispetto a -0,9% del IV 2012. Le previsioni della Commissione Europea di maggio indicano un II trimestre a -0,2% e un ritorno alla crescita - frazionale - al III trimestre (0,1%) e IV trimestre (0,2%).
E' uno raggio di sole, ma ancora troppo tiepido...

I dati dell'Ocse

lunedì 8 luglio 2013

La crisi egiziana e i rischi sistemici con rialzo petrolio (6,4% in due settimane) e Nordafrica primo fornitore dell'Italia, con 28,6% import energia

La crisi egiziana colpisce il Paese dell'area del Mediterraneo a minore crescita (2%), più alta inflazione  (8,2%) e disoccupazione (13,6%).
Persistono elevati rischi sistemici con rialzo petrolio e il Nordafrica primo fornitore di energia dell'Italia, con 28,6% delle nostre importazioni di energia.
L'analisi su 'Crisi&Energia' in QE - Quotidiano Energia di oggi

I numeri sulla burocrazia per le imprese in Italia, un freno da 30 miliardi: il dossier sul Corriere

Sergio Rizzo sul Corriere di oggi descrive, numeri alla mano - molti di Confartigianato - l'insostenibile peso della burocrazia per le imprese in Italia.

Buona lettura

E gli approfondimenti sugli 'Eccessi di Stato' nel Rapporto 'La selva oscura'

venerdì 5 luglio 2013

335.390 le imprese artigiane registrate nelle 124 potenziali Smart City

L'artigianato che offre beni e servizi per la ‘città intelligente’ (smart city) negli ambiti dello sviluppo economico, mobilità, l'ambiente, il capitale umano, la qualità della vita e la governance è composto, in 124 città - tutti i comuni italiani con almeno 80.000
abitanti a cui si sommano i soli comuni capoluogo di provincia sotto tale limite - da 335.390 imprese che danno lavoro a 694.774 addetti.
I dati Confartigianato riprese nell'articolo di Luisa Grion su Reepubblica - AF
L'analisi completa nella Elaborazione Flash uscita oggi

giovedì 4 luglio 2013

Primo trimestre 2013, la pressione fiscale ha raggiunto il picco massimo dell'ultimo decennio.

Il conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche pubblicato stamane evidenzia che il I trimestre di quest'anno è stato il più pesante per la pressione fiscale trimestrale che ha raggiunto il massimo dell'ultimo decennio, pari al 39,2%, risultando superiore di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Su base annua, considerando gli ultimi quattro trimestri, la pressione fiscale è al 44,1% del Pil.

2003-2013 - Pressione fiscale nel I trimestre dell'anno
ns. elaborazioni su dati Istat



made in Italy per l''innovazione globale': surplus record del commercio estero beni striumentali degli ultimi 20 anni: +3,1% del Pil

La nostra bilancia commerciale il surplus del saldo del commercio estero in rapporto al Pil per i beni strumentali, pari al 3,1%, è il valore più alto toccato nei vent’anni tra il 1992 e il 2012. I prodotti della tecnologia italiana hanno acquisito un ruolo chiave nei processi di innovazione dell'economia globale.

L'analisi del saldo del commercio con  l'estero nel Rapporto 'La selva oscura'

mercoledì 3 luglio 2013

Tenaglia per l'edilizia: prezzi abitazioni nuove -1,1%, costo del lavoro +1,7%, costo costruzione di un fabbricato +2,3%

Dai dati Istat pubblicati oggi si evince che nel primo trimestre 2013 i prezzi delle abitazioni sono in calo dell'1,2% rispetto al trimestre precedente e del 5,7% nei confronti dello stesso periodo del 2012.e accentua il -5,2% del trimestre precedente.
Va segnalare il primo calo tendenziale da due anni a oggi del prezzo delle abitazioni nuove (-1,1%). Persiste un forte calo )(-.7,7%) della botazioni esistenti.
Una impresa dell'edilizia tipo che costruisce nel corso del 2012 un fabbricato residenziale registra un aumento del costo del lavoro a/a dell'1,7% e del costo costruzione di un fabbricato del 2,3% e nel I trimestre 2013 registra un calo dei prezzi di vendita dell'1,1%.

Gli ultimi dati Anaepa-Confartigianato sul settore delle costruzioni

Spread del lavoro a 690 p.b.: a maggio 2013 tasso disoccupazione Italia al 12,2%, in Germania al 5,3%

A maggio 2013 il divario tra il tasso discoccupazione italiano e tedesco arriva al massimo di 6,9 punti: mentre in Italia le persone in cerca di lavoro sono il 12,2% della  forza lavoro in Germania tale rapporto è al 5,3%; espresso nella metrica dello spread il divario tra i due tassi vale 690 punti base.
Nel 2007, prima dello scoppio dlla grande recessione, lo spread era negativo per 3,1 punti: la disoccupazione in Italia era al 6,2% e in Germania al 9,3%.

Tasso di disoccupazione: lo spread Italia-Germania
in cerca di lavoro in % forza lavoro -ns. elaborazioni su dati Eurostat


martedì 2 luglio 2013

Primi posti che pesano in crisi di liquidità: Italia al 1° posto in UE per livello e crescita del debito PA vs imprese, tempi pagamento, tassi di interesse

In una fase recessiva dove la domanda di liquidità del settore pubblico spiazza quella privata, con titoli di stato nel portafoglio delle banche che sono aumentati di 72,4 miliardi di euro mentre i prestiti alle imprese sono scesi di 32,8 miliardi, la situazione finanziarie delle imprese viene resa più critica da alcune 'prime posizioni' della nostra economia.

L'Italia è al 1° posto 
- tra i 4 maggiori Paesi dell’Eurozona per tassi di interesse alle imprese
- per debito commerciale della PA verso le imprese in % del Pil
- per crescita del debito commerciale della P. A. verso le imprese nell'ultimo anno rilevato
- per tempi di pagamento della P.A, davanti anche alla Grecia
- per tempi di pagamento di imprese committenti che pagano 47 giorni in più della media UE

Tutti i numeri in Oltre cinquanta tweet su economia, imprese e lavoro del Rapporto Confartigianato 2013 'La selva oscura'

lunedì 1 luglio 2013

Il tasso di disoccupazione supera la media europea per la prima volta in dieci anni.

Il tasso di disoccupazione in Italia pubblicato oggi è del 12,2%. Per la prima volta, nella serie storica che parte dal 2004, il tasso di disoccupazione italiano supera la media Eurozona (12,1%). Solo ad aprile di due anni fa registravamo il massimo del divario a nostro favore per 2,2 punti.

Tasso di disoccupazione
Itali-Eurozona - valori destagionalizzati - ns. elaborazioni su dati Eurostat

Segnali incoragganti di discesa del prezzo petrolio (-6,6% in euro) dopo che nel 2012 prezzi pagati dalle imprese per le commodities energetiche imprese sono saliti del 10,7%.

In media nell'ultimo anno il prezzo del petrolio Brent scende del 5,2% in dollari e del 6,6% in euro. Segnale incoraggiante dopo che nel 2012 i prezzi delle commodities energetiche per le imprese sono saliti del 10,7%. Nello stesso periodo i listini delle imprese di produzione sono variati solo dell'1,9%, il costo del lavoro è salito del 2,5%, il fatturato è sceso del 4,5%.

L'analisi completa in 'Crisi&Energia' in Quotidiano Energia di oggi

Allargamento del gap fiscale dell'Italia: in Croazia la tassazione sulle imprese (32,8% su utili lordi) più che dimezzata rispetto all'Italia (68,3%).

Si allarga l'Europa ad Est - arriva la Croazia,  4.412.000 abitanti, all'incirca come il Piemonte ( 4.358.000) o Emilia Romagna (4.341.000), con un Pil di 44 miliardi di euro, poco meno quello prodotto dalla provincia di Napoli, con un Pil pro capite che è il 61% della media UE - e si amplia il gap fiscale tra Italia e l'UE a 28. Nell'Unione Europea - da oggi a 28 Paesi - oltre i nostri confini orientali, dopo la Slovenia, che presenta un total tax rate del 34.7%, itroviamo la Croazia dove la tassazione sulle imprese scende al 32,8% su utili lordi, aliqauota più che dimezzata rispetto all'Italia (68,3%).
Nelle province italiane ai confini orientali operano 80.489 imprese di cui 21.924 artigiane (27,2% del totale).
Nel complesso sono 14 le province di confine esposte alla concorrenza fiscale dei quattro paesi europei a più bassa
tassazione per le imprese. In questi territori di confine opera l'11,0% delle imprese italiane, pari a 673.918 unità a fine 2012.

L'analisi completa sulla concorrenza fiscale di confine nel Rapporto 'La selva oscura'