martedì 29 ottobre 2013

Tasso di cessazione artigianato nel III trim. 2013 come nel 2009: cade natalità: prospettive crescita troppo bassa ?

Se confrontiamo la dinamica delle imprese artigiane al III trimestre 2013 con quella del III trimestre del 2009, troviamo condizioni di contesto simili: siamo all'uscita di un anno di dura recessione - e il 2009 fu molto peggio del 2013 in termini di calo del Pil  - e con una prospettiva di ripresa nel successivo biennio.
Al 30 settembre 2013 si registra il dato peggiore del decenni nella demografia dell'artigianato, ma se lo confrontiamo con lo stesso period del 2009 osserviamo che quest'anno non esplode la mortalità, ma diminuisce la natalità, confermando come le prospettive di crescita siano troppo basse per sostenere un più consistente tasso di ingresso sul mercato da parte delle imprese artigiane. Lo ricordiamo,  se prendiamo a riferimento il periodo recupero 2013-2018 nei Paesi avanzati, l'elaborazione dei dati del FMI indicano che solo Spagna e Cipro fanno peggio dell'Italia. In queste condizioni attrarre nuove imprese sul mercato è più difficile, in particolare nell'artigianato dove la crisi si è fatta sentire maggiormente data la relativa maggiore presenza di imprese artigiane nel settore manifatturiero e nelle costruzioni.


Iscrizioni, cessazioni e crescita delle imprese artigiane - III trimestre 2013  e 2009
ns. elaborazioni su dati Movimprese

lunedì 28 ottobre 2013

Sale la fiducia delle imprese dove più alta incidenza dell'artigianato: sale in manifatturiero e costruzioni, cala nei servizi

Ad ottobre l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane, espresso in base 2005=100, scende a 79,3 da 82,8 di settembre. Aumenta la fiducia nei settori con la più alta presenza di artigianato, manifattura e costruzioni. In calo nelle imprese dei servizi.
L’analisi del clima di fiducia per raggruppamenti principali di industrie evidenzia un miglioramento dell’indicatore nei beni di consumo (da 96,2 a 97,1), nei beni intermedi (da 98,2 a 99,0) e nei beni strumentali (da 94,8 a 95,0).

giovedì 24 ottobre 2013

I 'makers' per la produttività: valore aggiunto per addetto manifattura +52% rispetto resto economia

Manifatturiero significa anche una produttività delle imprese del 52,1% superiore al resto dell'economia. Circa 4 addetti su 10 occupati in micro e piccole imprese con meno di 20 addetti (1.638.593 pari al 38,1% del totale).
Per la sostenibilita' del sistema di welfare - per cui serve una crescita della produttivita' dell'1,1% medio annuo - è decisivo investire nel manifatturiero.

Confartigianato Ancona discute il tema sabato mattina all'ISTAO - Istituto Adriano Olivetti di Studi per la gestione dell'economia e delle aziende 

martedì 22 ottobre 2013

Quasi un punto (0,95) di Pil lo spread per la spesa per welfare per giovani e famiglie

Il basso tasso di attività femminile in Italia è accompagnato da un basos livello del welfare per gioventù e famiglia in Italia che è pari all'1,31% del PIL con un divario di quasi un punto (0,95) di Pil con la media Ue a 27
L'analisi di Confartigianato sul Corriere

giovedì 17 ottobre 2013

La riduzione del cuneo vale lo 0,7% della tassazione sul lavoro; difficile colmare gap con Uem di 4,6 p.p.

 La tassazione sul lavoro in Italia calcolata da Eurostat -e che tiene conto della quota di Irap sul lavoro - vale 343,8 mld; le minori imposte sul lavoro di 2,5 miliardi nel 2014 previste dalla Legge di Stabilità equivale allo 0,7% della tassazione sul lavoro.
uLa  tassazione sul lavoro in Italia è del 42,3%, di 4,6 punti superiore al 37,7% della media dell’Eurozona.

mercoledì 16 ottobre 2013

Nell'ultimo trimestre export beni consumo durevole a +4,1% e beni strumentali a +2,8%

I dati Istat pubblicati oggi evidenziano che, su base trimestrale - valutazione rilevante per i conti nazionali - l'export giugno-agosto 2013 sale dello 0,7% rispetto al trimestre precedente. Spunto migliore per Beni consumo durevoli a +4,1% e Beni strumentali a +2,8%. Ancora deboli beni consumo non durevoli (+0,2%) e beni intermedi (-0,4%). In calo energia (-6,9%).
Nel trimestre precedente Beni consumo durevoli (+0,0%) e Beni strumentali (0,3%) segnavano una stasi

Miglioramento dinamica tendenziale export beni consumo durevoli e beni strumentali
ns. elaborazioni su dati Istat; base trimestrale, dati destagionalizzati

venerdì 11 ottobre 2013

Stato inglese privatizza poste per 2 mld euro, Stato italiano con Poste (ri)entra in Alitalia.

Mentre nel Regno Unito - dove il debito pubblico è del 95,5% del Pil, 35,9 punti in meno dell'Italia - lo Stato privatizza le Poste per un valore di 1,7 mld di sterline, al cambio 2,0 mld di euro e ne rende contendibile il 52,2%, Poste Italiane entra in Altalia, con un importo, indicato da notizie di stampa, è di 75 milioni di euro.


Il comunicato stampa di Royal Mail e quello del Governo che saluta interento di Poste Italiane

giovedì 10 ottobre 2013

Solo 2,9% imprese utilizza Centri per l'Impiego per ricerca e selezione del personale

In un contesto di forte crescita della disoccupazione, il sistema pubblico non è efficace per favorire incontro tra domanda ed offerta di lavoro: solo il 2,9% imprese utilizza Centri per l'Impiegoe il 3,4% degli occupati ha utilizzato mil CPI per la ricerca dell'attuale lavoro.

La nota stampa Confartigianato

Bassa crescita 2014-2018: Italia terz'ultima tra economie avanzate (+1,2%). Peggio solo Spagna e Cipro

'Olive belt' europea a bassa crescita: secondo le previsioni del Fmi pubblicate l'8 ottobre, tra le economie avanzate l'Italia è al terz'ultimo posto nella classifica della crescita (+1,2% medio annuo). Fanno peggio solo Cirpo e Spagna (0,7%).
Troppo poco per recuperare il milione di posti di lavoro persi nella crisi.

mercoledì 9 ottobre 2013

Nel 2014 crescita a 1,0% per Governo, a 0,7% per FMI; nel lungo periodo ultimi tra 33 paesi avanzati

La ripresa del 2014 vedrà crescere il Pil all'1,0% secondo la Nota di aggiornamento del DEF del Governo e per lo 0,7% per l'Outlook del FMI di ieri; per crescita di lungo periodo 2014-18 l'Italia sarà l'ultimo tra 33 paesi avanzati.

martedì 8 ottobre 2013

Rischio liquidità su ripresa: ad agosto prestiti imprese a -4,6% (era 4,1% a luglio) a famiglie a -1,2% Tassi interesse in salita.

Nonostante la politica monetaria espansiva le condizioni di credit crunch peggiorano: ad agosto i prestiti imprese scendono del 4,6% (era -4,1% a luglio), quallo alle famiglie a -1,2% (era -1,1% a luglio).
I tassi interesse  pagati dalle imprese - su prestiti sotto al milione - sono in salita: ad agosto +9 punti base mentre Eurozona -13 p.b.

lunedì 7 ottobre 2013

Boom entrate fiscali energetiche: +12,4% mentre consumi a –3,5%. Il 23,8% dell’aumento delle entrate totali da energia

Nel 2012 le entrate fiscali energetiche salgono del +12,4% mentre i consumi calano del 3,5%. In rapporto ai consumi la tassazione energetica sale del 16,4%.
Un quarto (23,8%) dell’aumento delle entrate totali del 2012 deriva da energia, composta da imposta sugli oli minerali e derivati per il 77,2%, imposta sul gas metano per il 12,7%, dall’Imposta sull'energia elettrica per il 7,8% e dall’imposta sui gas incondensabili per l’1,6% e dall’addizionale sull'energia elettrica di comuni e province per un ulteriore 0,6%.
L'analisi nella rubrica 'Crisi&Energia' su QE-Quotidiano Energia

mercoledì 2 ottobre 2013

Deflazione alla produzione (-0,6%); salgono costo del lavoro (+2,9%) ed energia elettrica (+6,5%). Allenta la pressione delle materie prime

I dati Istat appena pubblicati indicano una situazione di deflazione conclamata nei prezzi alla produzione nel manifatturiero: -0,6% nei primi 8 mesi 2013; il tendenziale ad agosto segna un calo del 2,0%. Nel contempo persiste la pressione di altri costi: al I trimestre 2013 il costo del lavoro nel settore manifatturiero cresce del 2,9% e ad agosto 2013 il benchmark del costo dell'energia elettrica sale del 6,5% su base annua (quota energia al netto delle imposte per clienti non domestici su mercato di maggio tutela).
Si allenta solo la pressione dei valori medi unitari dei prodotti intermedi importati in calo dell'1,8% nei primi sette mesi del 2013.

A settembre cresce la fiducia degli imprenditori: +2 punti rispetto al mese precedente

Per ridurre il tasso di disoccupazione record del 12,2% il Paese può affidarsi solo alle capacità gestionali, creatività e propensione al rischio degli imprenditori italiani che, nonostante la temepesta in corso e gli acnora deboli segnali di ripresa, registrano un coraggioso incremento del livello di fiduca, generalizzato in tutti i settori.


L'indice di fiducia delle imprese per settore negli ultimi 12 mesi  - ns. elaborazione su dati Istat