- spesa di acquisti di beni e servizi per 7,2 miliardi: si può ridurre del 29,0% Irap pagata dalle imprese
- trasferimenti a imprese per 3,0 miliardi: si può ridurre del 42,3% Imu pagata dalle imprese. Va qui ricordato che con riferimento al Bilancio dello stato (escluse le Amministrazioni locali) il 60,5% dei trasferimenti alle imprese vanno a Società di servizi pubblici (dati Mef-Rgs)
- digitalizzazione per 2,5 miliardi: si può ridurre del 50,1% le Tasse auto pagata dalle famiglie
- difesa per 2,5 miliardi: si può ridurre del 78,8% le imposte su energia elettrica
- fabbisogni standard comuni (2,0 miliardi) e sanità e costi standard (2,0 miliardi) per complessivi 4,0 miliardi: si può ridurre del 37,5% Addizionale regionale sull'Irpef
- partecipate locali per 2,0 miliardi: si possono azzerare i Diritti delle Camere di commercio e le Imposte comunali sulla pubblicità e sulle affissioni
- sinergie corpi polizia per 1,7 miliardi; si può ridurre del 38,6% Imposta sul gas metano
- trasferimenti trasporto ferroviario per 1,5 miliardi: si può ridurre del 61,9% Imposta sulle assicurazioni Rc auto
E questi sono solo i 9 ambiti di intervento più rilevanti e assomanno minori spese al 2016 per 24,4 miliardi.
Per arrivare ai 33,9 miliardi previsti le proposte del Commissario prevedono altri tagli per 9,5 miliardi con cui si può ridurre del 33,8% le accise su benzina e oli minerali
Non si tratta di indicazioni puntuali sulla politica fiscale ma è solo una analisi esemplificativa degli spazi concreti di riduzione della pressione fiscale con una spesa pubblica più efficente.
Nessun commento:
Posta un commento