venerdì 27 giugno 2014

A giugno sale la fiducia delle imprese: con la composizione settoriale dell'artigianato indice fiducia a 90,1 da 87,5 di maggio.

A giugno 2014 l'indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane sale a 88,4 da 86,9 di maggio.

L'indice complessivo rispecchia il miglioramento della fiducia delle imprese di tutti i principali settori di attività: manifattura, servizi di mercato,costruzioni, commercio al dettaglio.

Se calcoliamo la media dell'indice che tiene conto del peso degli addetti dell'artgianato nei diversi settori osserviamo che l'indice del clima di fiducia delle imprese artigiane sale a 90,1 da 87,5 di maggio.
Era dall'estate del 2011, prima dello scoppio della crisi del debito sovrano in Italia, che le imprese artigiane non registravano questi livelli di fiducia.

Indice clima fiducia: totale imprese e comp. settoriale artigianato
ns. elaborazione su dati Istat

giovedì 26 giugno 2014

Recupero Costruzioni in forte ritardo: nel I quadrimestre Italia -9,8%, stabile in Ue 28

Nei primi quattro mesi del 2014 la produzione nelle costruzioni in Italia scende del -9,8% rispetto al primo trimestre 2013, mentre è stabile (0,0%) UE a 28 e in leggero calo (-1,1%) in area Euro.
L'Italia è in ritardo rispetto ai maggiori paesi europei: il settore delle costruzioni segna un aumento della produzione del 4,7% nel Regno Unito, del 2,6% in Germania e dello 0,7% in Francia. Calo contenuto al -2,3% in Spagna.

Con lo scoppio della crisi del debito sovrano la dinamica del settore in Italia si è divaricata rispetto alla media europea.

Dinamica tendenziale produzione costruzione
ns. ealborazione su dati Eurostat

martedì 24 giugno 2014

Italia-Uruguay 0-1, ma risultato cambia nel Fiscal World Cup: Italia-Uruguay 3-1 - rapporto Ufficio Studi Confartigianato "Un fisco da riformare"

Mentre sul campo usciamo dai Mondiali -quelli giocati - è certa la qualificazione agli ottavi di finale per l'Italia del Fiscal World Cup, dove battiamo 3-1 l'Uruguay per le principali variabili di finanza pubblica.
Vantaggio dell'Italia per entrate fiscali, 48,0% del Pil contro il 32,5% dell'Uruguay. Secondo vantaggio per spesa pubblica 50,6% del Pil contro 35,6% dell'Uruguay.
Inarrestabile la valanga del debito pubblico 134,5% del Pil più del doppio del 61,2% dell'Uruguay.
Gol della bandiera dell'Uruguay per burocrazia fiscale, con 310 ore necessarie per pagare le tasse all'anno, contro le 269 dell'Italia
Italia al 1° posto nel gruppo D per tutte e sette le principali variabili di finanza pubblica e tassazione considerate, ad eccezione della 2° posizione (dietro all'Uruguay appunto) per le ore necessarie per pagare le imposte. L'analisi completa del Fiscal World Cup nel rapporto #confartigianato presentato il 24  giugno nella diretta streaming in collaborazione con Il Sole 24 ORE

Rapporto Ufficio Studi per diretta streaming Confartigianato-Il Sole 24 Ore 24 giugno 2014 - ore 10,00/12,30



Il 24 giugno tra le 10 e le 12.30 diretta streaming sulla delega fiscale organizzato da Confatigianato in  collaborazione  con Il Sole 24 Ore, con la  partecipazione   delle  istituzioni  che  sono  chiamate  a  dare  concreta  attuazione alla delega: Governo, Parlamento ed Amministrazione finanziaria.

Al termine dell'evento disponibile il rapporto dell'Ufficio Studi e della Direzione Politiche fiscali di Confartigianato "Un fisco da riformare" scaricabile, oltre che nella sezione 'Ricerche e Studi' del portale anche sul sito www.confartigianato.ilsole24ore.com

lunedì 23 giugno 2014

Investimenti ancora in calo: -1,3% a/a, mentre persiste calo credito (-4,4% ad aprile)

Nel I trimestre 2014 in termini tendenziali, sal lato della domanda, le esportazioni hanno
registrato un incremento del 3,3%, i consumi finali nazionali una flessione dello 0,3% e gli
investimenti fissi lordi un calo dell’1,3%. In particolare si registra una flessione del 2,0% sia della spesa in macchinari e altri prodotti, sia degli investimenti in costruzioni, mentre gli investimenti in mezzi di trasporto segnano un aumento del 6,4%. Nell’ambito dei consumi finali, la spesa delle
famiglie residenti è diminuita dello 0,6%, mentre quella della PA e delle ISP è aumentata dello
0,3%.
Gli ultimi dati sui bilanci bancari indicano il persistere di un calo dei prestiti alle imprese: ad aprile -4,4% a/a

Variazione tendenziale investimenti fissi lordi
ns. elaborazione su dati Istat

mercoledì 18 giugno 2014

Crescita made in italy attorno al 10% in Cina, Repubblica Ceca, Polonia, Belgio e Romania

Nel primo quadrimestre 2014 i mercati esteri più dinamici per il made in Italy sono Cina con export in crescita dell'11,1%, seguita da Repubblica ceca con 10,9%, Polonia con 9,7%, Belgio con 9,5% e Romania con 9,2%.
In flessione i mercati di Francia con -0,6%, Turchia con -1,6%, Russia  con -4,8%, Giappone con -7,0%,   India con -8,2% e Svizzera con -17,6%

I settori più dinamici, con export che cresce nel I quadrimestre oltre il 5%, oltre ad Autoveicoli (+12,7%), Articoli sportivi, giochi, preziosi, strum. musicali e medici (7,7%), Legno e prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili) (+7,6%), Prodotti tessili (+5,8%), Articoli in pelle (escluso abbigliamento) (+5,5%), Macchine ed apparecchi (+5,2%), Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) (5,1%).
 

variazione tendenziale (%) export I quadrim. 2014 - ptincipali paesi
ns. elaborazione su dati Istat


Segnali di recupero nel manifatturiero: le ore lavorate per dipendente a + 3,2%.

Segnali di recupero nel manifatturiero nel primo trimestre del 2014, le ore lavorate per dipendente, corrette per gli effetti di calendario, segnano un incremento del 3,2%, tassi che non si vedevano dal 2011.

Dinamica tendenziale ore lavorate per dipendente - manifatturiero
ns. elaborazione su dati Istat

martedì 17 giugno 2014

Mercato lavoro ancora debole: al I trim. 2014 occupazione in Italia -0,9% mentre UE 28 a +0,7%.

Al I trim. 2014 non è ancora arrestata l'emorragia di occupati in Italia, con un calo dello 0,1% sul trimestre precedente e del 0,9% rispetto I trimestre dell'anno precedente.
Nell'Eurozona l'occupazione sale congiunturalmente dello 0,1% e su base tendenziale del+0,2%.
Più robusta la crescita in UE 28: 0,2% congiunturale e +0,7% tendenziale.
Rispetto ad un anno fa l'occupazione sale del 2,5% nel Regno Unito, dello 0,8% in Germania, è invariata in Francia, scende dello 0,2% in Spagna.



Export I trim. 2014 a +1,5%; maggiore performance in Puglia, Marche, Friuli V.G., Piemonte, Emilia Romagna.

Nel primo trimestre 2014 l'export cresce dell'1,5%; le regioni che contribuiscono maggiormente a sostenere l’export nazionale sono Emilia-Romagna,  Piemonte, Veneto, Puglia e Marche.
La dinamica più accentuata in Puglia con 18,1%, seguita dalle Marche con 10,5%, Friuli-V.G. con 7,3%, Piemonte con 6,9%, Emilia-Romagna con 5,9%, Abruzzo con 5,4%, Bolzano con 4,8% e Veneto con 2,7%.
Non crescono le esportazioni in Lombardia.
 Nel primo trimestre 2014 l'impulso alla crescita delle esportazioni roviene dai rilevanti incrementi registrati per le vendite all’estero di autoveicoli dal Piemonte (+80,7%), di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti dalla Puglia (+163,0%), di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche (+37,6%) e di mezzi di trasporto dal Lazio (+129,3%).


Dinamica export I trimestre 2014 rispetto stesso periodo anno precedente - var%
ns elaborazioni su dati Istat

lunedì 16 giugno 2014

Congiuntura: recupero manifatturiero, ritardo per costruzioni, debolezza servizi e domanda famiglie.

Nel primo trimestre 2014 il Pil m/m è confermato in calo del 0,1%. Il confronto internazionale rende evidente il ritardo dell'economia italiana: Pil in Italia scende dello 0,5% a/a, mentre sale del 3,1% nel Regno Unito, del 2,3% in Germania, dello 0,8% in Francia e dello 0,5% in Spagna; nel totale dell'Eurozona il Pil mostra una crescita prossima al punto percentuale (0,9%).
A maggio 2014 l'indice del clima di fiducia delle imprese in calo rispetto ad aprile (determinato da Servizi di mercato e Costruzioni) ma in aumento sensibile a/a.
A marzo 2014 fatturato manifatturiero in salita del 2,8% a/a, con +4,4% del mercato estero e +2% mercato interno. Gli ordini delle imprese manifatturiere a marzo 2014 in crescita del 2,9% a/a, con  ordinativi interni +1,7% esteri +4,8%.
In riatrdo le costruzioni: a marzo 2014 l'indice della produzione delle costruzioni -1,3% a/a, mentre in Eurozona +6,0%.
Nel primo trimestre 2014 l’indice del fatturato dei servizi torna in territorio positivo, con +0,2% a/a. Cresce la fiducia dei consumatori ma persiste  il calo delle vendite del commercio al dettaglio, a marzo 2014 -1,0% a/a. Nel primo trimestre dell'anno - che comprende le vendite in saldo di inizio anno - -1,0% a/a. Un segnale positivo proviene dalla crescita della produzione manifatturiera, con +0,4% m/m e +2,1% a/a.

Il quadro della congiuntura nel Rapporto Confartigianato "E quindi uscimmo a riveder le stelle" .

La produzione nei nove settori manifatturieri ad alto consumo di energia e nell'Energia: l'analisi di Confartigianato oggi su QE

mercoledì 11 giugno 2014

L'impatto della burocrazia fiscale sulle imprese: i dati di Confartigianato in prima del Corriere di oggi

Oggi il Corriere apre con un articolo di Sergio Rizzo con i dati presentati ieri aell'Assemblea Confartigianato nel Rapporto 'E quindi uscimmo a riveder le stelle'

L'infografica con alcuni numeri-chiave del Rapporto

martedì 10 giugno 2014

Rapporto Confartigianato 'E quindi uscimmo a riveder le stelle' nell'Assemblea del 10 giugno 2014

Oggi, in occasione dell'Assemblea Confartigianato, viene presentato il Rapporto 'E quindi uscimmo a riveder le stelle'
L'infografica con alcuni numeri-chiave del Rapporto

venerdì 6 giugno 2014

Dualismi nella recessione 2013: Mezzogiorno -4%, Nord Ovest -0,6%

I dati Istat pubblicati oggi indicano che nel 2013 il Prodotto interno lordo (Pil) in volume mostra una dinamica fortemente differenziata per territorio. A fronte di un calo del Pil dell'1,9%, la flessione è limitata nel Nord- ovest (-0,6%), seguito dal Nord-est (-1,5%) e dal Centro (-1,8%); il Pil nel Mezzogiorno crolla del -4%, intensità più che doppia della media nazionale.


Al netto dell'agricoltura, in tutti settori si riduce il valore aggiunto in tutte le ripartizione ad eccezione dei Servizi nel Nord Ovest, in salita dell'1,1%.