Nel 2010 la spesa per interessi era il 63,2% della spesa sanitaria. Nel 2017 si avvicina alla pari (92,2%).
I dati completi nella presentazione al Convegno del 28 maggio di ANAP - Confartigianato Piemonte sulla condizione degli anziani dopo cinque anni di crisi
venerdì 31 maggio 2013
Le imprese in Italia pagano tasso 3,50%, 90 punti base superiore al tasso medio dell’Eurozona.
A marzo 2013 le società non finanziarie italiane pagano sui nuovi finanziamenti un tasso di interesse del 3,50% di 90 punti base superiore al tasso medio dell’Eurozona. Il gap del costo dei credito arriva a 128 punti base in Francia e a 135 in Germania.
L'analisi nell'Elaborazione Flash Il mercato del credito alla imprese nella primavera 2013. Focus sulle imprese con meno di 20 addetti
L'analisi nell'Elaborazione Flash Il mercato del credito alla imprese nella primavera 2013. Focus sulle imprese con meno di 20 addetti
giovedì 30 maggio 2013
Digital divide municipale: nessuna informatizzazione per la gestione del Personale in 435 comuni; dei contabili 'amanuensi' 107 comuni gestiscono a mano i pagamenti e 66 i tributi.
L'elaborazione dei dati Istat sull'informatizzazione del Comuni evidenziano che nel 2012 non si rileva nessuna informatizzazione per la Gestione Gare di appalto in 1.510 comuni, per la Gestione Contratti in 1.368, per il Controllo di Gestione in 1.023, per la gestione di incassi diversi dai tributi in 952, per la gestione del Personale in 435.
A 35 anni dall'introduzione del primo personal computer il miracolo dei contabili 'amanuensi' nelle Amministrazioni comunali: 107 comuni italiani gestiscono a mano i pagamenti e 66 gestiscono a mano i tributi.
A 35 anni dall'introduzione del primo personal computer il miracolo dei contabili 'amanuensi' nelle Amministrazioni comunali: 107 comuni italiani gestiscono a mano i pagamenti e 66 gestiscono a mano i tributi.
mercoledì 29 maggio 2013
A maggio cala la fiducia dei consumatori. Timido segnale positivo: nel II trim. 2013 il 10,8% consumatori indicano intenzione di manutenzione dell'abitazione (+0,2% rispetto a II 2012).
A maggio 2013 l'indice del clima di fiducia dei consumatori diminuisce a 85,9 da 86,3 del mese precedente. Siamo sui livelli minimi storici.
Timidi segnale positivo per la domanda di manutenzione della casa: nel II trimestre del 2013 il 10,8% dei consumatori indicano che certamente/probabilmente effettueranno manutenzione dell' abitazioni. Era il 10,6% nello stesos periodo del 2012. Il dato migliore nel 2011 con l'11,6% mentre nel 2010 era del 9,3%.
Timidi segnale positivo per la domanda di manutenzione della casa: nel II trimestre del 2013 il 10,8% dei consumatori indicano che certamente/probabilmente effettueranno manutenzione dell' abitazioni. Era il 10,6% nello stesos periodo del 2012. Il dato migliore nel 2011 con l'11,6% mentre nel 2010 era del 9,3%.
venerdì 24 maggio 2013
Serve un Piano per il lavoro 'shock': in 4 anni 650 under 35 occupati in meno al giorno
Nella crisi - tra il IV trimestre 2008 IV trimestre 2012 - gli under 35 registrano, al netto del calo demografico una perdita di occupazione per motivi economici di quasi un milione di giovani, 949.000 per la precisione, equivalente ad una diminuzione di 650 minori occupati al giorno.
Difficile pensare ad un piano per il lavoro efficace a 'costo zero': bisogna liberare risorse con un remix degli 801,1 miliardi di spesa pubblica, più della metà (51,2%) del PIL.
L'analisi completa nel Rapporto Giovani Imprenditori Confartigianato, pag. 18 'L'urlo'
Difficile pensare ad un piano per il lavoro efficace a 'costo zero': bisogna liberare risorse con un remix degli 801,1 miliardi di spesa pubblica, più della metà (51,2%) del PIL.
L'analisi completa nel Rapporto Giovani Imprenditori Confartigianato, pag. 18 'L'urlo'
mercoledì 22 maggio 2013
Nel primo trimestre del 2013 le imprese manifatturiere -12,4 miliardi di fatturato: -9,4% mercato interno, -2,0% mercato estero
Sulla base dei dati diffusi dall'Istat si calcola che il fatturato delle imprese manifatturiere scende del 7,0% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. A fronte di un fatturato annuo nel 2012 nel settore manifatturiero di 879.462 milioni il calo si traduce in minori ricavi per le imprese manifatturiere di 12.385 milioni di euro nel primo trimestre. Una diminuzione di 138 miloni al giorno.
A fronte della flessione del 7,0%, il mercato interno crolla del 9,4% ; maggiore tenuta sul mercato estero con calo limitato a -2,0%
A fronte della flessione del 7,0%, il mercato interno crolla del 9,4% ; maggiore tenuta sul mercato estero con calo limitato a -2,0%
Effetto IMU sui prezzi immobil. Nel 2012 calo prezzi accelera a -5,3%, nel 2011 era -2,0%
Eurostat fornisce la dinamica del rapporto tra prezzo delle case deflazionato, al netto quindi del tasso di inflazione: nei principali paesi europei c'è una tendenza al calo dei prezzi degli immobili, più accentuato nel Sud Europa.
Su base annua nel 2012 nel Regno unito si registra una flessione dell'1,0%, in Francia del -2,2%. Il calo accelera in Italia (-5,3%) mentre in Spagna registra un vero e proprio crollo (-15,8%).
In Italia i prezzi scendevano dell'12% nel 2011 e dell'1,4% nel 2010.
L'IMU - e la relativa crescita del prelievo - ha contribuito all'accelerazione della deflazione, diminuendo il valore attuale dei ricavi da investimento immobiliare e, di conseguenza, i prezzi
L'analisi sul settore dell'Edilizia nel rapporto Anaepa-Confartigianato 2013
Su base annua nel 2012 nel Regno unito si registra una flessione dell'1,0%, in Francia del -2,2%. Il calo accelera in Italia (-5,3%) mentre in Spagna registra un vero e proprio crollo (-15,8%).
In Italia i prezzi scendevano dell'12% nel 2011 e dell'1,4% nel 2010.
L'IMU - e la relativa crescita del prelievo - ha contribuito all'accelerazione della deflazione, diminuendo il valore attuale dei ricavi da investimento immobiliare e, di conseguenza, i prezzi
L'analisi sul settore dell'Edilizia nel rapporto Anaepa-Confartigianato 2013
lunedì 20 maggio 2013
Effetto recessione su energia: -4,1% produzione e in cala la domanda attorno quattro punti: -3,6% benzina e gasolio, -4,5% gas e -3,5% energia elettica
Il fragile contesto macroeconomico si riverbera, su offerta e domanda di energia.
Nei primi tre mesi del 2013, infatti, la produzione cumulata del settore energetico tra gennaio e marzo 2013 scende del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Basso profilo anche della domanda di energia: nel primo quadrimestre del 2013 il consumo dei prodotti petroliferi - benzina e gasolio motori - cade del 3,6% rispetto all’anno precedente; Tra gennaio e marzo 2013 il consumo interno lordo di gas naturale scende del 4,5% la richiesta di energia elettrica diminuisce del 3,5%. Segnali di rallentamento della flessione nell'ultimo mese.
L'analisi completa su 'Crisi&Energia' rubrica curata da Confartigianato per Quotidiano Energia
Nei primi tre mesi del 2013, infatti, la produzione cumulata del settore energetico tra gennaio e marzo 2013 scende del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Basso profilo anche della domanda di energia: nel primo quadrimestre del 2013 il consumo dei prodotti petroliferi - benzina e gasolio motori - cade del 3,6% rispetto all’anno precedente; Tra gennaio e marzo 2013 il consumo interno lordo di gas naturale scende del 4,5% la richiesta di energia elettrica diminuisce del 3,5%. Segnali di rallentamento della flessione nell'ultimo mese.
L'analisi completa su 'Crisi&Energia' rubrica curata da Confartigianato per Quotidiano Energia
Il made in italy che resiste: nel I trim. 2013 export -0,7%, in 7 comparti crescita superiore al 2%
Nel primo trimestre 2013 il made in italy, in valore, scende dello 0,7% rispetto allo stesso trimestre del 2012.
In due terzi dei settori la crescita delle vendite rimane superiore al punto percentuale. Circa un quarto del nostro made in italy 'resiste' segnanod una crescita tendenziale delle esportazioni superiore al 2%: i sette settori sono Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici con +16,5%, Prodotti alimentari, bevande e tabacco e Altri prodotti n.c.a. con +6,9%, Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili con +5,3%, Articoli sportivi, giochi, preziosi, strum. musicali e medici e altri prodotti n.c.a. con +3,2%, Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con +2,6% e Carta e prodotti di carta con +2,5%.
'Settori che resistono': comparti con crescita export > 1% nel I trimestre 2013
ns. elaborazione su dati Istat
In due terzi dei settori la crescita delle vendite rimane superiore al punto percentuale. Circa un quarto del nostro made in italy 'resiste' segnanod una crescita tendenziale delle esportazioni superiore al 2%: i sette settori sono Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici con +16,5%, Prodotti alimentari, bevande e tabacco e Altri prodotti n.c.a. con +6,9%, Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili con +5,3%, Articoli sportivi, giochi, preziosi, strum. musicali e medici e altri prodotti n.c.a. con +3,2%, Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi con +2,6% e Carta e prodotti di carta con +2,5%.
'Settori che resistono': comparti con crescita export > 1% nel I trimestre 2013
ns. elaborazione su dati Istat
quota % export
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var. % I trim 2013 su I trim. 2012
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Articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici | 4,4 | 16,5 | |
Prodotti alimentari, bevande e tabacco | 6,7 | 6,9 | |
Altri prodotti n.c.a. | 1,9 | 6,9 | |
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili | 4,2 | 5,3 | |
Articoli sportivi, giochi, preziosi, strum. musicali e medici e altri prodotti n.c.a. | 3,3 | 3,2 | |
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi | 2,3 | 2,6 | |
Carta e prodotti di carta; prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati | 1,6 | 2,5 | |
Autoveicoli | 3,4 | 1,9 | |
Apparecchi elettrici | 5,1 | 1,9 | |
Legno e prodotti in legno; carta e stampa | 2,0 | 1,8 | |
Prodotti delle altre attività manifatturiere | 5,4 | 1,6 | |
Prodotti tessili e dell'abbigliamento, pelli e accessori | 11,0 | 1,5 | |
Macchine ed apparecchi | 18,1 | 1,0 | |
Totale made in italy | 100,0 |
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venerdì 17 maggio 2013
Tunnel delle Costruzioni: produzione I-2013 -12,1% a/a. A marzo -20,9% rispetto marzo 2012 http://ow.ly/hHEoV
Non si ferma la crisi delle costruzioni, che sono su un piano inclinato 'insaponato' ormai da 5 anni:
-4,1% produzione marzo 2013 rispetto a febbraio
-7,2% trimestre gennaio-marzo 2013 rispetto all'ultimo trimestre 2012
- 12,1% media dei primi tre mesi 2013 rispetto allo stesso periodo 2012
-20,9% a marzo 2013 rispetto allo stesso mese del 2012
In cinque anni la le costruzioni hanno perso il 21,8% del valore aggiunto: l'analisi sul settore dell'Edilizia nel rapporto Anaepa-Confartigianato 2013
-4,1% produzione marzo 2013 rispetto a febbraio
-7,2% trimestre gennaio-marzo 2013 rispetto all'ultimo trimestre 2012
- 12,1% media dei primi tre mesi 2013 rispetto allo stesso periodo 2012
-20,9% a marzo 2013 rispetto allo stesso mese del 2012
In cinque anni la le costruzioni hanno perso il 21,8% del valore aggiunto: l'analisi sul settore dell'Edilizia nel rapporto Anaepa-Confartigianato 2013
Nel rigore europeo eclissi di PIL': al I trimestre calo del -2,3% in Italia, ma cede a/a anche in Fancia e Germania. Critica situazione al Sud UE
Al I trim . 2013 PIL a/a -2,3% in Italia, -1,0% Eurozona. Soffre anche la Francia (-0,4%) e la Germania (-0,3%).
Il Mezzogiorno d'Europa è impaludato: Grecia -5,3%, Cipro -4,1%, Portogallo -3,9%.
Il Mezzogiorno d'Europa è impaludato: Grecia -5,3%, Cipro -4,1%, Portogallo -3,9%.
giovedì 16 maggio 2013
Frenata made in italy: volumi - 2,3%; tengono Beni consumo 2,1%, calo Strumentali -2,0% -4,2% intermedi.
I dai odierni di commercio estero indicano che nel primo trimestre 2013 si rileva per le esportazioni una flessione congiunturale (-0,4%) e tendenziale (-0,7%).
Frenata evidente dei volumi del made in italy, in calo del 2,3% nei primi tre mesi dell'anno; tengono i Beni consumo con +2,1%, in calo Strumentali con -2,0% e più ampia (-4,2%) la flessione dei prodotti intermedi.
Frenata evidente dei volumi del made in italy, in calo del 2,3% nei primi tre mesi dell'anno; tengono i Beni consumo con +2,1%, in calo Strumentali con -2,0% e più ampia (-4,2%) la flessione dei prodotti intermedi.
Il debito pubblico cresce alla velocità di 2.527 euro al secondo, pari ad una mensilità lorda di un dipendente pubblico.
Il debito pubblico è pari al 127,0% del PIL e in cinque anni è salito di 23,7 punti.
L'analisi dei dati di ieri di Banca d'Italia indica che a marzo 2013 il debito pubblico arriva a 2.035 miliardi di euro, in 365 giorni è salito di 80 miliardi, pari al +4,1%. La velocità astronomica di crescita è di 9.097.942 euro/ora pari a 151.632 euro al minuto, 2.527 euro al secondo; in un batter di ciglia si volatilizza l'equivalente di una mensilità di un dipendente pubblico ( retribuzione lorda di 2.649 euro al mese, per 13 mensilità).
In un anno il debito pubblico sale dell'equivalente delle costo del lavoro di 1.617.806 dipendenti pubblici, e pari al 48,2% dell'intera spesa pubblica per le retribuzioni dei dipendenti pubblici.
Applicate un simile rapporto tra costo del lavoro e incremento del debito dello Stato ad una impresa o ad una famiglia e ditemi cosa succede; per un imprenditore privato si tratta di incognito "spazio interstellare".
Tra conti e writing il post mi ha preso quindici minuti: debito pubblico + 2.274.485 euro !
L'analisi dei dati di ieri di Banca d'Italia indica che a marzo 2013 il debito pubblico arriva a 2.035 miliardi di euro, in 365 giorni è salito di 80 miliardi, pari al +4,1%. La velocità astronomica di crescita è di 9.097.942 euro/ora pari a 151.632 euro al minuto, 2.527 euro al secondo; in un batter di ciglia si volatilizza l'equivalente di una mensilità di un dipendente pubblico ( retribuzione lorda di 2.649 euro al mese, per 13 mensilità).
In un anno il debito pubblico sale dell'equivalente delle costo del lavoro di 1.617.806 dipendenti pubblici, e pari al 48,2% dell'intera spesa pubblica per le retribuzioni dei dipendenti pubblici.
Applicate un simile rapporto tra costo del lavoro e incremento del debito dello Stato ad una impresa o ad una famiglia e ditemi cosa succede; per un imprenditore privato si tratta di incognito "spazio interstellare".
Tra conti e writing il post mi ha preso quindici minuti: debito pubblico + 2.274.485 euro !
mercoledì 15 maggio 2013
Verso la TARES: tariffe rifiuti in Italia +4,9% in 12 mesi, più del doppio rispetto +2,0% zona Euro.
In dodici mesi - da marzo 2012 a marzo 2013 - le tariffe rifiuti in Italia +4,9% più del doppio rispetto +2,0% zona Euro. Le tariffe dei rifiuti viaggiano con 3,1 punti in più del tasso di inflazione.
Tutti i numeri presentati nella diretta web di Confartigianato odierna che ha visto la partecipazione di circa 500 colleghi delle Associazioni territoriali.
Tutti i numeri presentati nella diretta web di Confartigianato odierna che ha visto la partecipazione di circa 500 colleghi delle Associazioni territoriali.
lunedì 13 maggio 2013
La tassazione sull'energia in Italia è del 25,8% superiore alla media europea: il divario con l’UE a 27 vale 4,7 miliardi di extragettito.
Anche nell'energia la pressione fiscale in Italia è elevata. La tassazione per unità di energia l'Italia è al secondo posto in Europa, dietro alla Danimarca ed è del 25,8% superiore a quella della media europea.
Il peso delle tasse sull'energia in rapporto al PIL in Italia è pari al 2,1%, superiore di 0,3 punti all'1,8% della media europea; questo gap fiscale sull'energia, rapportato al PIL a, prezzi correnti del 2011, vale 4.735 milioni di euro di maggiore prelievo pagato dai contribuenti italiani.
L'analisi completa su 'Crisi&Energia' rubrica curata da Confartigianato per Quotidiano Energia
Il peso delle tasse sull'energia in rapporto al PIL in Italia è pari al 2,1%, superiore di 0,3 punti all'1,8% della media europea; questo gap fiscale sull'energia, rapportato al PIL a, prezzi correnti del 2011, vale 4.735 milioni di euro di maggiore prelievo pagato dai contribuenti italiani.
L'analisi completa su 'Crisi&Energia' rubrica curata da Confartigianato per Quotidiano Energia
giovedì 9 maggio 2013
4 anni su 6 di recessione hanno raddoppiato (+106%) i disoccupati: +701 persone in cerca di lavoro al giorno
Nei quasi sei anni trascorsi dal picco minimo, la disoccupazione è raddoppiata, salendo del 106%. Le persone in cerca di lavoro erano 1 milione 432mila ad aprile 2007; a marzo 2013 arrivano a 2milioni 950mila, con un incremento di 1 milione 518 mila unità: i 4 anni di recessione su 6 hanno prodotto nuovi 701 disoccupati al giorno.
Cercasi Keynes del XXI secolo......
Cercasi Keynes del XXI secolo......
Boom disoccupazione
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migliaia unità - dati destagionalizzati
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marzo 2013
|
2950
| |
aprile 2007
|
1432
| |
variazione
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1518
| |
var. %
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106%
| |
Ns elaborazioni su dati Istat
|
mercoledì 8 maggio 2013
Ritorno alla crescita "zerovirgola": dopo due bienni di recessione PIL 2014 a +0,7%.
Dinamica del del PIL negli ultimi cinque anni: 2008 -1,2%, 2009 -5,5%, 2010, 1,7%, 2011 0,4%, 2012 -2,4%. Previsioni Istat di lunedì scorso: 2013 a -1,4% 2014 ritorna alla crescita a 0,7%.
Può bastare una crescita 'zerovirgola' ?
Può bastare una crescita 'zerovirgola' ?
martedì 7 maggio 2013
Segnali di deflazione alla produzione: a marzo i prezzi imprese in Italia -0,1%, Uem +0,7%.
Le imprese, in media, presentano listini con prezzi più bassi di un anno fa: marzo 2013 i prezzi alla produzione scendono dello 0,1% arispetto a marzo 2012. Un anno fa i prezzi salivano del 4,3%. In Italia orizzonte deflazionistico più marcato rispetto a UEM dove i prezzi salgono dello 0,7%.
La macchina del tempo ci sta riportando indietro di 4 anni: nel 2009, infatti, i prezzi alla produzione scesero del 4,7%
I dati Istat ed Eurostat
La macchina del tempo ci sta riportando indietro di 4 anni: nel 2009, infatti, i prezzi alla produzione scesero del 4,7%
I dati Istat ed Eurostat
lunedì 6 maggio 2013
Il passo del gambero dell'Italia per tempi di avvio di impresa, pagare imposte e giustizia, nonostante spesa pubblica salga di 4,4 miliardi
Nonostante in Italia tra il 2007 e il 2011 la spesa pubblica per Servizi generali (esclusi interessi), Tribunali ed Affari generali economici, commerciali e del lavoro sia di 72.474 milioni ed aumenti di 4.373 milioni (+6,4%) in quattro anni, perdiamo posizioni su fare impresa, fisco e giustizia.
Per il procedimento di avvio di un impresa siamo passati dal 52° posto nel Mondo del 2007 al 8° del 2013, perdendo 32 posizioni. Per tempo per pagare le imposte passiamo dal 117° al 131° posto perdendo 14 posizioni in sei anni, per tempi tutela giudiziaria contratto passiamo dal 141° posto al 160° posto, con perdita di 19 posizioni
I dati evidenziano che la macchina dalla P.A. deve efficentarsi ed orientarsi ad un maggiore e migliore servizio a cittadini ed imprese.
Per il procedimento di avvio di un impresa siamo passati dal 52° posto nel Mondo del 2007 al 8° del 2013, perdendo 32 posizioni. Per tempo per pagare le imposte passiamo dal 117° al 131° posto perdendo 14 posizioni in sei anni, per tempi tutela giudiziaria contratto passiamo dal 141° posto al 160° posto, con perdita di 19 posizioni
I dati evidenziano che la macchina dalla P.A. deve efficentarsi ed orientarsi ad un maggiore e migliore servizio a cittadini ed imprese.
Rank Doing business 2007 e 2013
ns. elaborazioni su dati World Bank
giovedì 2 maggio 2013
Italia arretrata tra i Paesi 'avanzatì per dinamica del PIL pro capite nel XXI secolo
Lo studio economico dell'OCSE dedicato all'Italia pubblicato stamane evidenzia che il tasso di crescita medio annuo tra il 2000 e il 2011 in Italia è stato negativo (-0,1%), all'ultima posizione tra i 34 Paesi 'avanzati'.
Se estendiamo il periodo di analisi al 2013 utilizzando i dati del Fondo Monetario Internazionale il tasso medio di decrescita dell'Italia peggiora (-0,5%) ma l'ultima posizione del nostro Paese non cambia.
Entrano in territorio negativo anche Portogallo e Grecia.
Se estendiamo il periodo di analisi al 2013 utilizzando i dati del Fondo Monetario Internazionale il tasso medio di decrescita dell'Italia peggiora (-0,5%) ma l'ultima posizione del nostro Paese non cambia.
Entrano in territorio negativo anche Portogallo e Grecia.
Il grafico Ocse sul tasso di crescita media annuale del PIL reale pro capite
2000-2011
dati Ocse
Tasso di crescita media annuale del PIL reale pro capite
2000-2013
s. esalbrazione su dati Fmi
mercoledì 1 maggio 2013
In Europa 1° maggio a due velocità
I dati di Eurostat sulla disoccupazione in Europa evidenziano un 'primo maggio a 2 velocità': in 12 mesi il tasso disoccupazione in Spagna sale di 2,6 punti, in Italia di 1,1 in Francia di 1; all'opposto in Germania, seppur lievemente, cala (-0,1 punti).
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