I dati Istat di stamane indicano che a giugno 2014 gli occupati sono 22 milioni 398 mila, in aumento dello 0,2% rispetto al mese precedente (+50 mila) e sostanzialmente invariati su base annua.
Il tasso di occupazione, pari al 55,7%, cresce di 0,2 punti percentuali in termini congiunturali e di 0,1 punti rispetto a dodici mesi prima.
Il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 153 mila, diminuisce del 2,4% rispetto al mese precedente (-78 mila), mentre aumenta dello 0,8% su base annua (+26 mila).
Il tasso di disoccupazione è pari al 12,3%, in diminuzione di 0,3 punti percentuali in termini congiunturali ma in aumento di 0,1 punti nei dodici mesi.
Era da 44 mesi (novembre 2010 con calo di 0,4 punti) che non si registrava una diminuzione di questa entità del tasso di persone in cerca di lavoro
giovedì 31 luglio 2014
mercoledì 30 luglio 2014
Più spending review - Dalle società partecipate dai Comuni utili per968 milioni e perdite per 1.554 milioni
Il piano del Commissario Cottarelli realtivo alla riduzioni di spesa pubblica prevede interventi per le società partecipate dalle Amministrazioni locali.
Secondo il monitoraggio contenuto nel Rapporto sulle partecipazioni detenute dalle Amministrazioni Pubbliche al 31 dicembre 2011 del Dipartimento del Tesoro del MEF, ai Comuni riferiscono 2.088 società partecipate che producono utili - considerata la quota di capitale detenuta dal Comune - per 968 milioni mentre altre 1.325 accumulano perdite per 1.554 milioni.
Anche nel più redditizio settore dell'Energia le perdite pro quota (427 milioni) superano, in valore assoluto, gli utili (372 milioni).
Le partecipate dei Comuni a pagina 33 del Rapporto del Dipartimento del Tesoro
Anche nel più redditizio settore dell'Energia le perdite pro quota (427 milioni) superano, in valore assoluto, gli utili (372 milioni).
Le partecipate dei Comuni a pagina 33 del Rapporto del Dipartimento del Tesoro
martedì 29 luglio 2014
Doppio ‘spread elettrico’ per le piccole imprese, con prezzi del 31% superiori rispetto ai competitor europei e dell'89% più elevati rispetto alle grandi imprese.
Alcuni dati dell'analisi di Confartigianato sulla domanda di energia elettrica delle imprese oggetto dell'articolo di L. Salvia sul Corriere "Bollette energetiche meno pesanti. Il governo dà una mano alle piccole imprese. Ma lo sconto sarà ridotto"
Nell'analisi dell'Ufficio Studi la composizione dei beneficiari dell’intervento ‘taglia-bollette’ nel DL 91 ‘Competitività’ e l'esame della consistenza del doppio ‘spread elettrico’ per le piccole imprese, con prezzi del 31% superiori rispetto ai competitor europei e dell'89% più elevati rispetto alle grandi imprese. L'incidenza sullo squilibrio dei prezzi sostenuta dall’escalation degli oneri generali di sistema, componente della bolletta elettrica sbilanciata a svantaggio delle piccole imprese, con una piccola impresa artigiana che paga un importo medio per kWh per oneri generali di sistema del 179,4% superiore a quello pagato da una grande impresa.
Nell'analisi dell'Ufficio Studi la composizione dei beneficiari dell’intervento ‘taglia-bollette’ nel DL 91 ‘Competitività’ e l'esame della consistenza del doppio ‘spread elettrico’ per le piccole imprese, con prezzi del 31% superiori rispetto ai competitor europei e dell'89% più elevati rispetto alle grandi imprese. L'incidenza sullo squilibrio dei prezzi sostenuta dall’escalation degli oneri generali di sistema, componente della bolletta elettrica sbilanciata a svantaggio delle piccole imprese, con una piccola impresa artigiana che paga un importo medio per kWh per oneri generali di sistema del 179,4% superiore a quello pagato da una grande impresa.
Imprese estere a controllo nazionale: nel manifatturiero occupano 810.000 addetti; il 12,2% del fattirato verso l'Italia
Sono 6.451 le imprese manifatturiere a controllo nazionale residenti all’estero. Occupano 810.834 addetti generano un fatturato che per il 62,0% viene venduto nel Paese estero di residenza, per il 25,9% in altro Paese estero e per il 12,2% viene realizzato in Italia, per un valore di 24.374 milioni di euro.
I dati del rapporto Istat-Ice
I dati del rapporto Istat-Ice
lunedì 28 luglio 2014
Migliora fiducia imprese, occupazione e dinamica imprese; peggiora produzione, fatturato, attività costruzioni, credito, export extra UE, fiducia consumatori, vendite dettaglio e domanda energia
I più recenti dati congiunturali non appaiono convergere su una prospettiva di solida ripresa e, anzi, mostrano un prevalere di segnali di debolezza
Segnali di miglioramento
A luglio 2014 l'indice del clima di fiducia delle imprese italiane espresso in base 2005=100, sale a 88,4 da 86,9 di maggio.
Migliora la dinamica delle imprese: il saldo della nati-mortalità di impresa del secondo trimestre del 2014 è positivo per 35.704 unità, 9.619 in più, in salita del 37% rispetto a quello del secondo trimestre del 2013.
A maggio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila aumentano dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila), permane una diminuzione dello 0,3% su base annua (-61 mila) che è in deciso miglioramento rispetto ai mesi precedenti.
Segnali di indebolimento della congiuntura
A giugno 2014, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra UE sono in contrazione del 4,3%.
A maggio 2014 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, diminuisce dell'1,0% rispetto ad aprile, registrando cali sia sul mercato estero che su quello interno (rispettivamente -1,9% e -0,6%).
A maggio la produzione industriale scende dell'1,2% rispetto ad aprile
Persiste l'aumento delle persone in cerca di lavoro: il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 222 mila, aumenta dello 0,8% rispetto al mese precedente (+26 mila) e del 4,1% su base annua (+127 mila).
Peggiora la dinamica dei prestiti alle imprese che passa dal -4,4% di aprile al -4,7% di maggio.
Non si ferma la caduta dell'attività nelle costruzioni: a maggio 2014 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato una diminuzione dell'1,1% rispetto ad aprile 2014.
La richiesta di energia elettrica a giugno 2014 cala dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
A maggio 2014 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una diminuzione dello 0,7% rispetto ad aprile
A luglio 2014 peggiora , seppur lievemente, il clima di fiducia dei consumatori: l'indice base 2005=100 passa a 104,6 da 105,6 del mese precedente.
La ripresa si allontana anche nelle previsioni di crescit
A settembre 2013 la Nota di aggiornamento al DEF del Governo Letta indicava per il 2014 una crescita del 1,0%.
Il DEF varato ad aprile dal Governo Renzi rivede al ribasso il tasso di crescita e lo indica pari allo 0,6%.
La Banca d'Italia venerdì scorso indica 0,2% con 'rischi al ribasso'. Il Fondo Monetario Internazionale giovedì scorso rivede al ribasso la stima di crescita del Pil 2014 collocandola allo 0,3% e dimezzandola rispetto alla precedente stima di aprile di un +0,6%.
Dalla politiche di riforma e richiesta di maggiore flessibilità nelle politiche di bilancio, per tornare a crescere serve una nuova stagione di politiche della domanda.
Segnali di miglioramento
A luglio 2014 l'indice del clima di fiducia delle imprese italiane espresso in base 2005=100, sale a 88,4 da 86,9 di maggio.
Migliora la dinamica delle imprese: il saldo della nati-mortalità di impresa del secondo trimestre del 2014 è positivo per 35.704 unità, 9.619 in più, in salita del 37% rispetto a quello del secondo trimestre del 2013.
A maggio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila aumentano dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila), permane una diminuzione dello 0,3% su base annua (-61 mila) che è in deciso miglioramento rispetto ai mesi precedenti.
Segnali di indebolimento della congiuntura
A giugno 2014, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra UE sono in contrazione del 4,3%.
A maggio 2014 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, diminuisce dell'1,0% rispetto ad aprile, registrando cali sia sul mercato estero che su quello interno (rispettivamente -1,9% e -0,6%).
A maggio la produzione industriale scende dell'1,2% rispetto ad aprile
Persiste l'aumento delle persone in cerca di lavoro: il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 222 mila, aumenta dello 0,8% rispetto al mese precedente (+26 mila) e del 4,1% su base annua (+127 mila).
Peggiora la dinamica dei prestiti alle imprese che passa dal -4,4% di aprile al -4,7% di maggio.
Non si ferma la caduta dell'attività nelle costruzioni: a maggio 2014 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato una diminuzione dell'1,1% rispetto ad aprile 2014.
La richiesta di energia elettrica a giugno 2014 cala dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.
A maggio 2014 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una diminuzione dello 0,7% rispetto ad aprile
A luglio 2014 peggiora , seppur lievemente, il clima di fiducia dei consumatori: l'indice base 2005=100 passa a 104,6 da 105,6 del mese precedente.
La ripresa si allontana anche nelle previsioni di crescit
A settembre 2013 la Nota di aggiornamento al DEF del Governo Letta indicava per il 2014 una crescita del 1,0%.
Il DEF varato ad aprile dal Governo Renzi rivede al ribasso il tasso di crescita e lo indica pari allo 0,6%.
La Banca d'Italia venerdì scorso indica 0,2% con 'rischi al ribasso'. Il Fondo Monetario Internazionale giovedì scorso rivede al ribasso la stima di crescita del Pil 2014 collocandola allo 0,3% e dimezzandola rispetto alla precedente stima di aprile di un +0,6%.
Dalla politiche di riforma e richiesta di maggiore flessibilità nelle politiche di bilancio, per tornare a crescere serve una nuova stagione di politiche della domanda.
venerdì 25 luglio 2014
Battuta arresto export extra UE (-2,8% y/y). Cresce made in Italy negli USA mentre cede mercato Russia
A giugno 2014, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra UE sono in contrazione (-4,3%) mentre le importazioni crescono (+1,9%).
La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è in gran parte determinata dalla riduzione dell'export di beni strumentali (-10,8%).
In calo l'export del 2,8% rispetto a giugno 2013; la flessione tendenziale è particolarmente intensa per i beni di consumo durevoli (-9,7%) e i beni strumentali (-4,4%).
Mentre salgono le vendite verso Usa del +15,6% y/y e recupera l'India (+8,0%) si registrano flessioni contenute verso Cina (-1,3%) e Svizzera (-3,6%), mentre soni in forte caduta la domanda del made in Italy dlela Turchia (-15,4%), Giappone (-17,0%) e Russia (-18,6%). Cedono anche gli emergenti dell'America meridionale (-17,1%).
Il made in Italy è sostenuto dalla domanda 'a stelle e strisce': in valore assoluto la crescita a giugno del mercato Usa (+168 mln) da sola compensa il calo di Turchia, Svizzera e Russia messe insieme (-171 mln).
La flessione congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è in gran parte determinata dalla riduzione dell'export di beni strumentali (-10,8%).
In calo l'export del 2,8% rispetto a giugno 2013; la flessione tendenziale è particolarmente intensa per i beni di consumo durevoli (-9,7%) e i beni strumentali (-4,4%).
Mentre salgono le vendite verso Usa del +15,6% y/y e recupera l'India (+8,0%) si registrano flessioni contenute verso Cina (-1,3%) e Svizzera (-3,6%), mentre soni in forte caduta la domanda del made in Italy dlela Turchia (-15,4%), Giappone (-17,0%) e Russia (-18,6%). Cedono anche gli emergenti dell'America meridionale (-17,1%).
Il made in Italy è sostenuto dalla domanda 'a stelle e strisce': in valore assoluto la crescita a giugno del mercato Usa (+168 mln) da sola compensa il calo di Turchia, Svizzera e Russia messe insieme (-171 mln).
Variazione export per principali Paesi a giugno 2014
mln euuro - var.assolute rispetto a giugno 2013 - ns. elaborazioni su dati Istat213mila imprese artigiane potenzialmente coinvolte dal turismo. Italia primo Paese UE per presenze in mesi estivi
Il turismo vale il 6% del valore aggiunto. L'Italia primo paese in Europa per presenze turistiche nei mesi estivi. Al I trimestre 2014 oltre 213 mila imprese artigiane nei settori interessati dalla domanda turistica, il 15,3% del totale.
L'analisi Confartigianato sull'artigianato interessato dalla domanda turistica e la turisticità dei territori
L'analisi Confartigianato sull'artigianato interessato dalla domanda turistica e la turisticità dei territori
giovedì 24 luglio 2014
In 13 settori con 800mila piccole imprese l'occupazione aumenta del 4,2% (+90.100 unità)
In 13 settori al I trimestre 2014 si registra un aumento complessivo degli occupati del 4,2%, pari ad un incremento di 90.100 unità; in tali settori interessati dalla crescita operano 798.568 piccole imprese che danno lavoro a poco meno dei due terzi (62,1%) degli occupati totali delle imprese operanti in questi settori. Gli aumenti maggiori di occupazione nei settori di Produzione di software, consulenza informatica (+10,4%), Industrie alimentari (+8,7%), Servizi di assistenza sociale residenziale (+8,4%), Assistenza sociale non residenziale (+7,6%), Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico (+6,0%), Attività dei servizi di ristorazione (+5,6%). Attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche (+5,5%) e Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature (+5,0%)
L'analisi di Confartigianato nell'articolo di P. Baroni su La Stampa
L'analisi di Confartigianato nell'articolo di P. Baroni su La Stampa
Per scalare 50 posizioni nella classifica del 'fare impresa: -78 giorni per permesso edilizio -189 ore per pagare le tasse -535 giorni per causa civile -40,1 punti tassazione imprese
L’obiettivo ambizioso posto dal premier Renzi lo scorso 12 marzo: guadagnare entro il 2018, 50 posizioni (dalla 65° alla 15°) nella classifica mondiale del Doing Business Index sulla facilità di fare impresa.
Dobbimo prendere il posto attualmente occupato dall'Irlanda che richiede alle imprese
78 giorni in meno per un permesso edilizio
189 ore in meno per pagare le tasse
535 giorni in meno per un procedimento civile
40,1 punti in meno di tassazione sulle imprese
Analisi nella presentazione "Conoscere per valutare: alcuni dati sui temi chiave" al convegno di Confartigianato Marca Trevigiana del 21 luglio 2014
Dobbimo prendere il posto attualmente occupato dall'Irlanda che richiede alle imprese
78 giorni in meno per un permesso edilizio
189 ore in meno per pagare le tasse
535 giorni in meno per un procedimento civile
40,1 punti in meno di tassazione sulle imprese
Analisi nella presentazione "Conoscere per valutare: alcuni dati sui temi chiave" al convegno di Confartigianato Marca Trevigiana del 21 luglio 2014
Iscriviti a:
Post (Atom)