L'esame dei dati sui bilanci bancari indica che tra ottobre 2012 e ottobre 2013 i prestiti alle aziende italiane sono diminuiti del 5,2%, pari a 50,2 miliardi in meno. Nello stesso arco di tempo i titoli di stato nel portafoglio delle banche sono aumentati di 59,5 miliardi di euro, pari al 17,5% in più.
Nel contempo la politica monetaria espansiva della Bce non manifesta ancora effetti apprezzabili sui tassi pagati dalle imprese italiane: ad ottobre 2013 il tasso medio per i prestiti fino a 1 milione di euro è del 4,49% (66 punti base in più rispetto alla media Ue), ma sale al 5% per i prestiti fino a 250.000 euro, vale a dire 44 punti base in più rispetto alla media Ue.
L'analisi di Confartigianato
martedì 31 dicembre 2013
lunedì 30 dicembre 2013
Deflazione alla produzione concentrata sul mercato interno: -2,3% vs. -0,4% mercato estero; su export pesa rivalutazione 5,2% del cambio euro/dollaro
I dati odierni dell'Istat indicano che A novembre 2013 l'indice dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali diminuisce dell'1,8% nei confronti di novembre 2012 ed è il risultato di prezzi dei prodotti venduti sul mercato interno in calo del 2,3% mentre i prezzi dei beni venduti sul mercato estero sono più stabili e segnato un calo dello 0,4%; la flessione è più marcata (-0,6%) per l'area euro e -0,3% per quella non euro. Mentre la debolezza della domanda interna ravviva dinamiche deflazionistiche dei produttori che vendono sul mercato interno, sui mercati esteri penalizzate le imprese esportatrici con la combinazione dell'euro forte: tra novembre 2012 e novembre 2013 l'euro si è rivalutato del 5,2% contro il dollaro.
venerdì 20 dicembre 2013
Crescita da 'zero virgola': fatturato trim. manifatturiero a +0,7%; beni di consumo +0,5%, durevoli 0,6%, non durevoli 0,5%, beni intermedi 0,3%. Crescono solo beni strumentali (+1,4%)
L'indice destagionalizzato del fatturato del settore manifatturiero segnano nel trimestre agosto-ottobre 2013 una debole crescita congiunturale dello 0,7%. La crescita 'zero virgola' è diffusa: +0,5% per i beni di consumo - rispettivamente +0,6% per quelli durevoli e +0,5% per quelli non durevoli) e per i beni intermedi (+0,3%); in crescita dell'1,4% i beni strumentali (che frenano del 4,8% rispetto a settembre).
giovedì 19 dicembre 2013
Negli ultimi 4 anni il mercato delle App cresce al ritmo di 1094 nuove app al giorno. Quasi 10mila imprese artigiane nel sw e servizi di informatica
A marzo 2013 l'Ocse valuta una presenza di 827.000 app negli Apple Store, 670.000 app negli Android Market, 40.000 per Blackberry 35.000 per Windows Mobile e 25.000 per Symbian, per complessive 1.597.000 app. Dal 2008 al 2012 si tratta di una crescita al ritmo di 1094 app al giorno.
In Italia su uno smartphone in media sono installate 24 app, di cui 3 a pagamento; 9 app sono usate negli ultimi 30 giorni
Nell'artigianato 5.089 imprese artigiane nella Produzione di software, consulenza informatica e 4.640 nelle Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici. L'analisi sull'ICT di Confartigianato
In Italia su uno smartphone in media sono installate 24 app, di cui 3 a pagamento; 9 app sono usate negli ultimi 30 giorni
Nell'artigianato 5.089 imprese artigiane nella Produzione di software, consulenza informatica e 4.640 nelle Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici. L'analisi sull'ICT di Confartigianato
martedì 17 dicembre 2013
I mercati driver made in italy nel 2013: Mercosur +16%, Belgio +13%, Cina +11%, Russia +10%, Giappone +9%, N.Africa 8%
A ottobre 2013 si registra una diminuzione congiunturale dell'export dello 0,5%, sintesi dell'aumento delle vendite verso i paesi dell'area extra Ue (+0,8%) e del calo di quelle verso i paesi dell'area Ue (-1,5%).
Nei primi dieci mesi del 2013 si registra una diminuzione tendenziale dell'export dello 0,2%, sintesi dell'aumento delle vendite verso i paesi dell'area extra Ue (+2,0%) e del calo di quelle verso i paesi dell'area Ue (-2,1%).
I mercato più dinamici sono più lontani: Mercosur +15,8%, Belgio +12,9%, Cina +11,1%, Russia +9,8%, Giappone +9,4%, N.Africa 7,9%
Nei primi dieci mesi del 2013 si registra una diminuzione tendenziale dell'export dello 0,2%, sintesi dell'aumento delle vendite verso i paesi dell'area extra Ue (+2,0%) e del calo di quelle verso i paesi dell'area Ue (-2,1%).
I mercato più dinamici sono più lontani: Mercosur +15,8%, Belgio +12,9%, Cina +11,1%, Russia +9,8%, Giappone +9,4%, N.Africa 7,9%
mercoledì 11 dicembre 2013
Artigianato alimentare: 91mila imprese, +0,6%; occupazione alimentare +2,5% (4 addetti su 10 nell'artigianato)
A fine III trimestre 2013 sono 90.577 imprese
dell’artigianato alimentare, in crescita dello 0,6% nell'ultimo anno mentre il
totale artigianato scende del 2,3%. Anche grazie all’artigianato (4 addetti su 10 in imprese artigiane)
occupazione cresce del 2,5% nell’ultimo anno mentre il totale economia perde il 2,4% degli occupati;
nel lungo periodo (2008-2013) l’occupazione del comparto a +7,3%, mentre il
totale economia perde il 4,9%.
L'analisi di Confartigianato
Credit crunch peggiora: a ottobre -4,9% prestiti a imprese; era -4,1% a settembre e -2,8% un anno prima
I dati sui bilanci bancari evidenziano un peggioramento della stretta creditizia: a ottobre i prestiti alle imprese scendono del 4,9%, peggiorando il 4,1% di settembre e quasi aumentando l'intensità di caduta di oltre due punti rispetto ad un anno prima (-2,8%).
Le condizioni del mercato del credito evidenziano i rischi di avvitamento dell'economia italiana attorno un sentiero di crescita troppo bassa
L'analisi di Confartigianato sui debiti della PA e credito alle imprese e i numeri sull'andamento delle principali voci dei bilanci bancari
Le condizioni del mercato del credito evidenziano i rischi di avvitamento dell'economia italiana attorno un sentiero di crescita troppo bassa
L'analisi di Confartigianato sui debiti della PA e credito alle imprese e i numeri sull'andamento delle principali voci dei bilanci bancari
martedì 10 dicembre 2013
Debito PA ancora incognito; oltre due mesi (68 giorni) dopo la scadenza 4 amministrazioni su 10 (39%) sono inadempienti nella comunicazione dei debiti verso le imprese
Il
DL 235/2013 prescrive che le amministrazioni debitrici debbano comunicare,
sulla piattaforma telematica del MEF, l’elenco dei debiti entro il 15 settembre 2013: a
poco meno di tre mesi (80 giorni al 4 di dicembre) dalla scadenza non abbiamo
ancora gli elementi per perimetrare lo stock dei debiti commerciali in essere
della P.A..
Al 22 novembre hanno risposto oltre 13.500 Amministrazioni (sulle circa 22.000 complessive), per un importo di circa 3,1 miliardi di debiti non ancora estinti: si tratta del 61% delle ammnistrazioni e il 4,8% del debito stimato. Oltre due mesi (68 giorni) dopo la scadenza 4 amministrazioni su 10 (39%) sono inadempienti nella comunicazione dei debiti verso le imprese.
In relazione al pagamento della prima rata IMU del 18 di giugno 2012, dopo meno di un mese (26 giorni, e precisamente al 14 luglio) erano già disponibili i dati statistici dei versamenti per provincia aggiornati alle deleghe al 4 luglio (Ministero delle Finanze, 2012, Fiscalità locale - Distribuzione su base provinciale dei versamenti IMU, 14 luglio). Per inciso va ricordato che nel 2012 la P.A. spende 1.505 milioni di investimenti in software.
L'analisi di Confartigianato su debiti della PA
Al 22 novembre hanno risposto oltre 13.500 Amministrazioni (sulle circa 22.000 complessive), per un importo di circa 3,1 miliardi di debiti non ancora estinti: si tratta del 61% delle ammnistrazioni e il 4,8% del debito stimato. Oltre due mesi (68 giorni) dopo la scadenza 4 amministrazioni su 10 (39%) sono inadempienti nella comunicazione dei debiti verso le imprese.
In relazione al pagamento della prima rata IMU del 18 di giugno 2012, dopo meno di un mese (26 giorni, e precisamente al 14 luglio) erano già disponibili i dati statistici dei versamenti per provincia aggiornati alle deleghe al 4 luglio (Ministero delle Finanze, 2012, Fiscalità locale - Distribuzione su base provinciale dei versamenti IMU, 14 luglio). Per inciso va ricordato che nel 2012 la P.A. spende 1.505 milioni di investimenti in software.
L'analisi di Confartigianato su debiti della PA
sabato 7 dicembre 2013
Presentato rapporto intermedio su Edilizia a Direttivo Anaepa-Confartigianato
Stamane è stato presentato dall'Ufficio Studi una analisi congiunturale sul settore delle costruzioni.
I dati di Anaepa-Confartigianato
I dati di Anaepa-Confartigianato
venerdì 6 dicembre 2013
Pagamenti PA a 16,3 miliardi, il 59% del totale. 6,8% imprese con PA tra primi tre clienti; sale al 16,1% nelle costruzioni
In Europa l’Italia ha il 12,1% del Pil europeo ma ha il 31,6% del debito della P.A. Nell'ambito delle politiche di sblocco dei debiti della P.A. al 29 novembre risultano già pagati 16,3 miliardi ai creditori; ad un mese dalla fine dell’anno ancora lontana la meta di 27,5 miliardi di pagamenti da effettuare: erogato il 59,3% del totale.
Il 6,8% delle imprese (3 addetti ed oltre) hanno la P.A. tra i primi tre clienti. La aliquota più alta nel settore magiormente in crisi, le Costruzioni ove le imprese con una presenza rilevante della P.A. nella clientela salgono al 16,1% del totale.
L'analisi di Confartigianato
Il 6,8% delle imprese (3 addetti ed oltre) hanno la P.A. tra i primi tre clienti. La aliquota più alta nel settore magiormente in crisi, le Costruzioni ove le imprese con una presenza rilevante della P.A. nella clientela salgono al 16,1% del totale.
L'analisi di Confartigianato
mercoledì 4 dicembre 2013
Tra 2011 e 2014 spesa primaria in Usa -4 punti Pil, in Regno Unito -1,6 in Italia: +0,1
In Paesi con forte crescita del debito nel corso degli ultimi anni si attuano politiche di riduzione della spesa: secondo l'ultimo quadro di previsoni di novembre della Commissione Europa tra il 2011 e il 2014 la spesa primaria negli Usa scende di 4 punti di Pil, nel Regno Unito di 1,6 punti mentre in Italia sale di 0,1 punti.
La nostra spending review di anglosassone mantiene il nome, ma i fatti......
La nostra spending review di anglosassone mantiene il nome, ma i fatti......
Spesa primaria 2011-2014
% del PIL - ns. elaborazioni su dati CE
martedì 3 dicembre 2013
Cambiamenti ‘geoenergia’ in 10 anni, con costo del petrolio +294%, quota import Russia raddoppia in 5 anni
Tra 2003 e 2013 il costo di acquisto del greggio per l’Italia sale del 294,3% mentre nello stesso periodo l'indice dei prezzi al consumo è salito di un limitato 22,0%. Cresce la concentrazione degli acquisti di energia: i primi tre Paesi fornitori nel 2003 detenevano una quota del nostro import energetico del 43,5%, quota che nel 2008 sale al 45,5% e nel 2013 balza al massimo di 52,3%, con una crescita di quasi dieci punti nel decennio.
La quota della Federazione russa sull'import energetico del nostro Paese, passa dal 14,2% del 2003 al 22,8% del 2013; l'incremento è particolarmente marcato nell'ultimo quinquennio dove la quota dell'import dalla Federazione russa raddoppia, salendo di 11,7 punti; crescono Algeria, Azerbaijan mentre cala la Libia.
L'analisi completa in 'Crisi&Energia" su QE-Quotidiano Energia
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