venerdì 5 aprile 2013

La peggiore dinamica della disoccupazione a Cipro, Portogallo, Spagna e Italia.

Tra l'incudine della recessione e il martello delle manovre fiscali restrittive, nei sette mesi in cui ha operato la riforma del mercato del lavoro l'Italia è il 3° paese europeo per crescita del tasso di disoccupazione che dal 10,6% di luglio 2012 sale all'11,6% di febbraio 2013. La scarsa efficacia delle politiche del lavoro ci mette in compagnia delle economie periferiche: davanti all'Italia, per crescita della disoccupazione, c'è Cipro (+1,8 punti), seguito da Portogallo (1,6 punti) e Spagna (1,0 punti, come l'Italia).

Unemployment rate by sex and age groups - monthly average, %
S_ADJSeasonally adjusted data
GEO/TIME2012M072013M02var.rank var.
UE2710,510,90,4
Euro area11,412,00,6
Cyprus12,214,01,81
Portugal15,917,51,62
Spain25,326,31,03
Italy10,611,61,03
Netherlands5,36,20,95
Belgium7,58,10,66
Slovakia14,014,60,66
France10,310,80,58
Poland10,110,60,58
Slovenia9,39,70,410
Luxembourg5,25,50,311
Malta6,36,60,311
Austria4,54,80,311
Finland7,88,10,311
Sweden7,98,20,315
Czech Republic7,07,20,216
Bulgaria12,412,50,117
Lithuania13,013,10,117
Germany5,55,4-0,119
Denmark7,67,4-0,220
Romania7,06,7-0,321
Ireland14,714,2-0,522
ns. elaborazione su dati Eurostat



L'analisi di Confartigianato sugli effetti della riforma Fornero, le opinioni degli artigiani nell'Osservatorio ISPO-Confartigianato e i dati ripresi nel dossier di Repubblica.

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