venerdì 14 marzo 2014

La tassazione dell'energia in Italia è di 0,6 punti di Pil superiore alla media Eurozona, con un extragettito che vale 9,4 miliardi

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione da Eurostat si rileva che nel 2012 l’Italia ha la più elevata tassazione dell’energia tra i maggiori Paesi europei e, tra i 28 Paesi dell’Unione, solo Slovenia, Bulgaria ed Estonia fanno peggio di noi. L'Italia ha una tassazione sull’energia pari al 2,3% del Pil, di 0,6 punti più elevata della media dell’1,7% dell'Eurozona e sensibilmente più alta dell’1,3% della Spagna, dell’1,5% della Francia e dell’1,8% della Germania. Distante anche l’1,9% rilevato nel Regno Unito.
Il prelievo sull'energia arriva a 36.598 milioni: se l’Italia adottasse una tassazione in linea con la media dell’Eurozona si otterrebbe una riduzione della pressione fiscale sulle commodities energetiche a favore di famiglie e imprese pari a 9.384 milioni.

L'analisi in 'Crisi&Energia' su QE-Quotidiano Energia

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