domenica 1 febbraio 2015

Per pensioni sostenibili serve crescita e aumento della produttività. Siamo sulla strada giusta ?

Le  previsioni di lungo periodo della Ragioneria Generale dello Stato (scenario base, pagg. 331 e seg.) di giugno coerenti con le ipotesi macroeconomiche contenute nel DEF 2014 evidenziano la sostenibilità della spesa pensionistica nel lungo periodo, che al 2050 sarà al 15,2% del Pil (in linea con il 15,3% del 2010 e inferiore di 1,2 punti al 16,4% del 2015).
Ma questa sostenibilità in termini di finanza pubblica si registrerà a condizione di una sensibile crescita. Tra il 2015 e il 2050 la popolazione sale del 3,1% mentre gli  occupati saliranno dell’14,1%, grazie ad un tasso di occupazione che sale di 3,9 punti. Nel frattempo il Pil in volume dovrà salire, a prezzi costanti, dell'80,1%, un ritmo di crescita 5,6 volte la crescita degli occupati. Ogni anno il Pil deve crescere al tasso 'tedesco' dell'1,7%. Tale crescita deriva in larga parte dalla crescita della produttività che, nei 35 anni esaminati, dovrà crescere dell'1,1%, quasi due volte lo 0,6% medio registrato tra il 1995 e il 2007, prima dello scoppio della crisi ( e la crescita della produttività in rapporto agli occupati è ancora inferiore e pari al +0,3% all'anno).

La crescita 2015-16 si ferma allo 0,6% medio annuo; partiamo male per il tabellino di marcia di 1,7% medio annuo.

Senza un programma straordinario che combina riforme e domanda per investimenti è sostenibile la crescita del Pil per occupato ?






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