venerdì 31 gennaio 2014

I ritardi dei pagamenti della PA costano alle imprese 2,1 miliardi di maggiori oneri finanziari

L’Italia realizza il 12,1% del Pil europeo, ma ha il 31,6% del debito della P.A verso le imprese; nel 2012 l'Italia è il Paese europeo con il più alto debito commerciale verso le imprese per beni e servizi - per la sola parte di spesa corrente - pari al 4,0% del Pil  
Nel Rapporto pubblicato stamane e inviato dal Presidente di Confartigianato Giorgio Merletti al Vice Presidente della Commissione Europea On. Antonio Tajani stima che i ritardi di pagamento degli Enti pubblici sono costati alle imprese italiane 2.124 milioni di euro.

Nell'ambito delle politiche di sblocco dei debiti pregressi della P.A. al 22 gennaio 2014 sono stati pagati 21,6 miliardi di euro, il 79,4% dei 27,2 miliardi stanziati. 


Ritardi si accavallano ai ritardi: sono trascorsi 138 giorni dalla scadenza del 15 settembre 2013 prevista dalla legge e non sono ancora disponibili i dati per perimetrare con certezza lo stock dei debiti commerciali in essere della P.A., nonostante una spesa pubblica annua di 1.505 milioni in software.


Il comunicato stampa

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