mercoledì 19 novembre 2014

Harakir-iva: in Giappone +3 punti imposta consumi, crollo consumi del 4,8%. E in Italia dove sono previsti 3 punti in più in due anni ?

In Giappone ad aprile 2014 è salita l'aliquota dell'imposta sui consumi, passata dal 5% all'8%. Per il 2015 era previsto un ulteriore incremento al 10%. Il premier Abe ha dovuto rinviare quest'ultimo aumento al 2017 dopo la caduta della domanda: nel II trimestre 2104 la spesa per consumi è crollata del 5,2%, rimanendo stagnante (0,3%) nel III trimestre dell'anno; nei due trimestri successivi all'aumento dell'Iva il calo cumulato dei consumi è del 4,8%.
La spesa per consumi è tornata ai livelli del IV trimestre del 2011, annullando completamente la spinta positiva della domanda avviata da fine 2012, quando Abe è arrivato al governo del Giappone.

L'incremento di 3 punti dell'imposta sui consumi ha messo in ginocchio il Giappone. Cosa succederà al'Italia per cui è previsto un aumento di 3 punti in un biennio ? Lo ricordiamo il disegno di legge di stabilità 2015 in discussione in Parlammento prevede che l’aliquota IVA del 10% salga al 12% a decorrere dal 2016 e al 13% dal 2017 mentre l’aliquota IVA ordinaria del 22% sale al 24% dal 2016, al 25% dal 2017 per arrivare al 25,5% dal 2018.



Dinamica congiunturale spesa per consumi in Giappone IV 2006-III 2014
in volume, dati destagionalizzati - var. % su trim. precedente - ns. elaborazioni su dati Eurostat


in volume, dati destagionalizzati - Indice 2005=100 - ns. elaborazioni su dati Eurostat

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