mercoledì 13 febbraio 2013

Produzione manifatturiera a -6,9% in Italia peggio che in Europa. Forte selezione delle imprese artigiane manifatturiere

La comparazione della produzione industriale elaborata sui dati pubblicati oggi da Eurostat indica per l'Italia il dato peggiore tra i maggiori Paesi europei: nel 2012 l'Italia registra una discesa tendenziale della produzione  del 6,6% - a/a dati corretti per i giorni lavorativi -  intensità tripla rispetto al -2,1% della media europea; Italia decisamente peggiore rispetto ai cali di Regno Unito (-1,8%), Francia (-1,3%) e Germania (-0,9%).
Dall'anno pre crisi perso quasi un quarto (-22,3%) della produzione manifatturiera.
Nei quattro anni che vanno da 2009 al 2012 appare evidente il processo di intensa selezione subito dall'artigianato manifatturiero che  segna una flessione cumulata del 5,89%, decisamente superiore alla media dell'artigianato che nel periodo è pari a -3,20%.
I cali più intensi, oscillanti tra i sei e i dieci punti percentuali, si registrano nelle imprese manifatturiere di Emilia Romagna dove scendono del 6,80%, in Molise del -7,06%, in Friuli-Venezia Giulia del -7,64%, in Puglia del -9,15% e in Sardegna  del -9,37%.
L'analisi completa sulla dinamica delle imprese artigiane nell' Elaborazione Flash 'Demografia delle imprese artigiane nel 2012 e nel lungo periodo' di Confartigianato

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