lunedì 28 luglio 2014

Migliora fiducia imprese, occupazione e dinamica imprese; peggiora produzione, fatturato, attività costruzioni, credito, export extra UE, fiducia consumatori, vendite dettaglio e domanda energia

I più recenti dati congiunturali non appaiono convergere su una prospettiva di solida ripresa e, anzi, mostrano un prevalere di segnali di debolezza

Segnali di miglioramento
A luglio 2014 l'indice del clima di fiducia delle imprese italiane espresso in base 2005=100, sale a 88,4 da 86,9 di maggio.

Migliora la dinamica delle imprese: il saldo della nati-mortalità di impresa  del secondo trimestre del 2014 è positivo per 35.704 unità, 9.619 in più, in salita del 37% rispetto a quello del secondo trimestre del 2013.

A maggio 2014 gli occupati sono 22 milioni 360 mila aumentano dello 0,2% rispetto al mese precedente (+52 mila), permane una diminuzione dello 0,3% su base annua (-61 mila) che è in deciso miglioramento rispetto ai mesi precedenti.


Segnali di indebolimento della congiuntura
A giugno 2014, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra UE sono in contrazione del 4,3%.

A maggio 2014 il fatturato dell'industria, al netto della stagionalità, diminuisce dell'1,0% rispetto ad aprile, registrando cali sia sul mercato estero che su quello interno (rispettivamente -1,9% e -0,6%).

A maggio la produzione industriale scende dell'1,2% rispetto ad aprile


Persiste l'aumento delle persone in cerca di lavoro: il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 222 mila, aumenta dello 0,8% rispetto al mese precedente (+26 mila) e del 4,1% su base annua (+127 mila).

Peggiora la dinamica dei prestiti alle imprese che passa dal -4,4%  di aprile al -4,7% di maggio.

Non si ferma la caduta dell'attività nelle costruzioni: a maggio 2014 l'indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni ha registrato una diminuzione dell'1,1% rispetto ad aprile 2014.

La richiesta di energia elettrica a giugno 2014 cala dello 0,8% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente.

A maggio 2014 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) registra una diminuzione dello 0,7% rispetto ad aprile

A luglio 2014 peggiora , seppur lievemente, il clima di fiducia dei consumatori: l'indice base 2005=100 passa a 104,6 da 105,6 del mese precedente.


La ripresa si allontana anche nelle previsioni di crescit


A settembre 2013 la Nota di aggiornamento al DEF del Governo Letta indicava per il 2014 una crescita del 1,0%.
Il DEF varato ad aprile dal Governo Renzi rivede al ribasso il tasso di crescita e lo indica pari allo 0,6%.
La Banca d'Italia venerdì scorso indica 0,2% con 'rischi al ribasso'. Il Fondo Monetario Internazionale giovedì scorso rivede al ribasso la stima di crescita del Pil 2014 collocandola allo 0,3% e dimezzandola rispetto alla precedente stima di aprile di un +0,6%.

Dalla politiche di riforma e richiesta di maggiore flessibilità nelle politiche di bilancio, per tornare a crescere serve una nuova stagione di politiche della domanda.

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