martedì 20 gennaio 2015

Nei primi 11 mesi del 2014 export verso Usa a +10% mentre in Russia -12%. Cina supera la Russia. Cambio euro con dollaro ai livelli di fine 2003 mentre il rublo si svaluta del 61,5%

L'analisi dei dati Istat sul commercio estero usciti stamane  evidenziano a novembre 2014 una frenata con una riduzione congiunturale delle esportazioni dell'1,1% rispetto ad ottobre settembre, sintesi di una maggiore tenuta dei mercati Ue (-0,6%) e della più marcata flessione di quelli extra Ue (-1,7%).
L'analisi del made in Italy nei settori di micro e piccola impresa
Nei primi undici mesi dell'anno l'export cresce dell'1,6%, risultato di un aumento delle vendite verso UE del 3,5% e una diminuzione di quelle verso i Paesi extra UE dello 0,6%.
Nel corso dell' anno, tra i maggiori partner commerciali si registra una crescita delle vendite del made in Italy superiore alla media in Belgio (+15,2%), Polonia (+10,0%), Stati Uniti (+9,9%), Repubblica ceca (+9,0%), Regno Unito (6,0%), Cina (+5,9%), Spagna (+4,2%), Romania (+3,8%) e Germania (+3,4%).
Cali più intensi per Turchia (-4,9%), Svizzera (-7,6%), Russia  (-11,7%) e Giappone (-11,9%).
Il crollo del mercato russo - pari a 1.170 milioni di vendite in meno in 11 mesi - è maggiore del calo totale delle vendite extra UE (-988 milioni euro).
Azzerando il calo di esportazioni verso la Federazione Russa il made in Italy nei primi 11 mesi  del  2014 salirebbe del 1,9%, 0,3 punti sopra all'1,6% registrato effettivamente. A seguito degli andamenti sopra descritti, per valore export la Cina supera la Russia.

Dinamica export primi 11 mesi 2014 per i maggiori mercati
var. % tendenziale - ns. elaborazioni su dati Istat


Il sorpasso della Russia da parte della Cina
export primi 11 mesi 2013 e 2014 in milioni - ns. elaborazioni su dati Istat


La dinamica del commercio estero - e i buoni risultati dell'export sui mercato degli Stati Uniti - sono influenzati da una fase di forte svalutazione dell'euro rispetto al dollaro: a gennaio 2015 (media fino al 19) il cambio euro/dollaro si colloca a 1,1773 superando i precedenti picchi negativi di luglio 2012 e giugno 2010 e tornando ai livelli di novembre 2003.
All'opposto l'ampia svalutazione del rublo contribuisce alla penalizzazione delle vendite delle imprese italiane sul mercato russo: a gennaio 2014 (sempre primi 19 giorni) la valuta russa si è deprezzata del 61,5% in un anno arrivando a quotare 74,32 rubli per euro.


Dinamica tasso di cambio dollaro/euro
gennaio 2000-gennaio 2014 (media 1-19/1) - dollari US per 1 euro - ns. elaborazioni su dati Bce


Dinamica tasso di cambio rublo/euro
gennaio 2000-gennaio 2014 (media 1-19/1) - rubli per 1 euro - ns. elaborazioni su dati Bce


  

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