venerdì 26 dicembre 2014

A quattro mesi da inizio Expo 2015 - In Italia 90.980 aziende artigiane del settore alimentare +0,4% in ultimo anno. In crescita anche occupazione del settore +5,4%

Qualità e tradizione del cibo italiano fanno bene all’export, ma anche alle imprese e all’occupazione. Infatti, se il food made in Italy va forte sulle tavole di tutto il mondo il merito è delle 90.980 aziende artigiane del settore alimentare che, rispetto al 2013, sono aumentate dello 0,4%. In crescita anche gli addetti del comparto: 158.368 nel 2014, vale a dire il 5,4% in più rispetto allo scorso anno.
Maggiore crescita per imprese artigiane nel comparto Vini, distillerie, birre e altre bevande (+3,4%), seguito da Lattiero-casearia (+2,2%), Cibi da asporto (+0,7%) e Pasticceria, panifici e gelaterie (+0,5%).
Tra le regioni principali crescita più intensa dell’artigianato alimentare  in Sicilia (+1,3%), Campania (0,8%), Piemonte e Lombardia (+0,6%).

Italia è la prima in Europa per numero di prodotti agroalimentari di qualità (DOP, IGP e STG): sono in totale 261, il (22,1%) del totale dei prodotti di qualità europei censiti, con 7.090 imprese di trasformazione, in aumento dell’1,1% in un anno; attivi soprattutto nella lavorazione dell'Olio extravergine di oliva (26,3% del totale), dei Formaggi (23,9%) e degli Ortofrutticoli e cereali (16,4%).
In Italia sono 4.813 i prodotti agroalimentari tradizionali: la sola Toscana ne conta quasi un decimo (9,6%) e precisamente 463, seguita dalla Campania con 429 (8,9%), dal Lazio con 386 (7,7%), dal Veneto con 371 (7,7%) e dall’Emilia-Romagna con 356 (7,4%).

Il comunicato con i dati dell'analisi del report sull'artigianato alimentare dell'Ufficio Studi Confartigianato

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