La bassa crescita dell'economia della Federazione Russa e la svalutazione del rublo compromettono le vendite del Made in Italy che negli ultimi dodici mesi vale 10.634 milioni di euro.
Nella prima settimana di dicembre 2014 la quotazione di 65,81 rubli per euro è del 46,2% superiore alla quotazione di un anno prima; negli ultimi diciotto mesi (da giugno 2013) la flessione della valuta russa sull’euro è arrivata complessivamente al 53,5%.
Le più recenti stime del commercio estero dell’Istat registrano nel mese di ottobre 2014, un calo mensile tendenziale del 15,7% dell’export verso la Federazione Russa ed un calo cumulato del 10,5% nei primi dieci mesi dell’anno. La dinamica tendenziale negli ultimi dodici mesi (novembre 2013-ottobre 2014) segna un calo dell’8,5%.
A settembre l'export dei prodotti dell'agricoltura – da agosto già interessati dalle sanzioni russe pur incidendo per meno dell’uno per cento del made in Italy – crolla dell'85%. La prospettiva di inasprimento della guerra commerciale tra Unione europea e Russia si reverbererebbe pesantemente sul made in Italy destinato alla Russia.
Nessun commento:
Posta un commento